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No ai Bronzi di Riace itineranti, Comitato tutela a Benedini: ”Devono restare a Reggio Calabria”

21 giugno 2014 | 20.34
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Secondo gli esperti la richiesta di farli viaggiare per il mondo avanzata dal presidente della Fondazione Fiera di Milano è “irricevibile” perché come “tutti gli esperti sanno, in caso di spostamenti anche minimi, sarebbe altamente prevedibile il rischio di una frantumazione delle statue”

No ai Bronzi di Riace itineranti, Comitato tutela a Benedini: ”Devono restare a Reggio Calabria”

Il Comitato per la Valorizzazione e la Tutela dei Bronzi di Riace e del Museo Nazionale di Reggio Calabria considera “irricevibile la nuova richiesta sui Bronzi di Riace itineranti per il mondo, a cominciare da Expo 2015, avanzata da Benito Benedini, presidente della Fondazione Fiera di Milano”. “I Bronzi di Riace sono, infatti, beni identitari del Museo Nazionale di Reggio Calabria, nonché inamovibili perché fragilissimi - afferma il comitato in una nota - Tutti gli esperti sanno che, in caso di spostamenti anche minimi, sarebbe altamente prevedibile il rischio di una frantumazione con perdita definitiva dei due straordinari originali interi in bronzo del V secolo, due su cinque complessivi nel mondo, che il banco di sabbia sotto il mare Jonio ha preservato per 2.500 anni. Non si tratta di veti dei Soprintendenti, ma di relazioni tecnico-scientifiche che non possono essere smentite”.

“D’altronde le ragioni addotte da Benedini sono strumentali quelle del 2013 e indecenti quelle attuali: lo scorso anno -prosegue il Comitato- aveva argomentato la sua ‘pretesa’ con la chiusura del Museo; mentre ora, visto che il Museo è aperto parzialmente con indubbio successo, ha fatto ricorso alla necessità assurda di contrastare gli scandali del Mose e di Expo 2015. Per interessi e responsabilità che non hanno niente a che fare con la Calabria, né per ragioni che hanno a cuore la valorizzazione del patrimonio culturale italiano, l’agnello sacrificale dovrebbe essere come sempre l’anello più debole del Paese”.

Il Comitato, “forte del parere tecnico-scientifico degli esperti, nonché del sostegno di larga parte del mondo della cultura e della comunità scientifica internazionale, invita a tenere alta l’attenzione di fronte a questo nuovo arrogante tentativo di penalizzazione delle aspirazioni di sviluppo di Reggio e della Calabria, proprio ora che, con il rientro dei Bronzi, si stava registrando un grande gradimento e una straordinaria partecipazione di visitatori”.

“Il contributo migliore che Reggio, la Calabria e l’intero Sud potranno dare all’Expo 2015 potrà essere innanzitutto l’intero magnifico Museo riaperto, non solo con i Bronzi di Riace che ne sono i beni identitari e inamovibili, ma con tutti i suoi tesori. Beni che potranno essere ammirati con una politica di trasporti che consenta ai visitatori di arrivare, facilmente e convenientemente, a Reggio Calabria. Senza continuare a tagliare treni e a praticare insopportabili tariffe da capogiro per l’Aeroporto dello Stretto”, conclude il Comitato.

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