Presentate al Mibact le iniziative per il centenario della nascita dell'artista umbro
Una lunga carrellata di appuntamenti, tra mostre e convegni. Un percorso, che si concluderà nella primavera del 2016, che approderà anche al Guggenheim Museum di New York. L'Italia celebra il Centenario della nascita di Alberto Burri, l'artista umbro nato a Città di Castello, in provincia di Perugia, nel 1915. Al centro dei festeggiamenti, la retrospettiva che, il 15 ottobre, sarà ospitata al Guggenheim Museum di New York. Una mostra, curata da Emily Braun, che sarà poi allestita in Germania e in Italia proprio a Città di Castello, nel 2016.
Tante le iniziative programmate dalla Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri, presentate oggi al Mibact. Oltre alla retrospettiva statunitense, è in programma, il prossimo 12 marzo, la presentazione del Catalogo generale dell'opera di Burri che avrà un'estensione di sei volumi comprendendo l'architettura, la scultura e la pittura del maestro.
Il Catalogo Generale abbraccia il lavoro che l'artista ha svolto tra il 1945 e il 1995. Il terzo evento di rilievo, ha spiegato Bruno Corà, presidente della Fondazione, "è un nuovo confronto con un maestro dell'Umanesimo, Luca Signorelli" al quale Burri era particolarmente legato.
"Burri - ha raccontato Corà- ha devoluto la somma del premio dei Lincei 1973 per il ripristino dell'Oratorio di San Crescentino a Morra vicino a Città di Castello e per il restauro dei due affreschi di Signorelli". Il quarto evento riguarda "il ripristino del teatro Continuo, che verrà riposizionato esattamente dove si trovava cioé nel Parco Sempione a Milano".
Si tratta di un'opera permanente, realizzata dall'artista nel 1973 in occasione della XV Triennale che nel 1989 l'amministrazione Comunale decise di demolire. "Porteremo Burri a Milano nel 2015", ha rimarcato Corà. A Città di Castello, inoltre, verranno "chiamati 250 artisti da tutto il mondo. Per la prima volta, in una sorta di parlamento, verrà fatto il punto sullo stato dell'arte, attraverso tavoli che affrontano temi molteplici tra cui, l'arte e il mercato, l'arte e la scienza e l'arte e i conflitti di guerra".
Non solo. "Già da oggi -ha sottolineato Corà -è cominciato il ripristino del Grande Cretto di Gibellina. Burri aveva a cuore il completamento del Cretto, rimasto incompiuto per circa 15mila metri quadri".
Un intervento, quello del Cretto, che Burri mise in opera nella città siciliana distrutta dal terremoto del 1968 decidendo di lavorare sui ruderi della vecchia Gibellina che ora viene dunque ripreso. Il programma per il Centenario di Burri, per il ministro Franceschini, "è la prova di come gli anniversari sono un'occasione non solo per celebrare ma anche per riflettere. Il primo di ottobre potremo insediare comitato Burri facendo cominciare i suoi lavori".
Per quanto riguarda l'arte contemporanea, ha aggiunto Franceschini, "dobbiamo recuperare molto terreno. Nella riforma del ministero è prevista una nuova direzione generale che si occuperà di arte, architettura contemporanea e periferie urbane. Abbiamo un patrimonio straordinario da tutelare ma abbiamo trascurato la contemporaneità. Non abbiamo saputo valorizzare questo settore fino in fondo".
"La tutela e la conservazione del nostro patrimonio - ha rimarcato Franceschini- non deve essere vissuta come alternativa ad un grande investimento sulla contemporaneità. Anzi le due cose devono camminare insieme. Il Centenario di Burri può diventare il simbolo della questa scelta di cambiare e di investire sul futuro. Una scelta che dobbiamo fare se vogliamo usare le nostre formidabili carte nella competizione globale".
