Da Paolo Virzì a Ettore Scola i big del cinema in campo per chiedere maggiore tutela ed attenzione per il cinema al ministro per i Beni culturali e il Turismo Dario Franceschini. I registi ed i rappresentanti delle associazioni di settore, tra cui Anac e 100 autori, si sono incontrati oggi alla 'Casa del cinema' di Roma con il titolare di Via del Collegio Romano. Obiettivo, sollecitare il governo a rendere la settima arte protagonista della cultura italiana.
"Per la politica - dice il regista Ettore Scola - cinema e cultura in generale hanno rappresentano spesso un vero e proprio elemento di disturbo". Una critica raccolta dal ministro che, a sua volta, ha sottolineato: "Non si può negare che negli ultimi 20 anni i governi che si sono avvicendati hanno completamente dimenticato il cinema, sottovalutandolo. Un errore grave che ha contribuito a determinare la situazione di stallo in cui si trova attualmente il settore. Occorre capire e far capire che il cinema italiano è una grande opportunità economica per l'intero paese".
Il ministro, però, ha voluto anche porre l'accento su una questione specifica: "Lavorare in una situazione di continui tagli non è facile. Tuttavia il raddoppio del tetto massimo al tax credit per le produzioni cinematografiche, da 5 a 10 milioni di euro, dimostra come la strada intrapresa sia quella per passare dai tagli alla spesa". (segue)
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