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Atto vandalico al Maxxi, danneggiata un'opera di Gaetano Pesce

20 settembre 2014 | 17.41
LETTURA: 3 minuti

'Up 5&6' è una poltrona gigante a forma di donna che denuncia la condizione femminile. Melandri: "Brutto segnale di inciviltà che tuttavia non ci fermerà". L'artista: "Dispiaciuto e preoccupato"(Fotogallery)

L'opera 'UP 56' di Gaetano Pesce - ©Musacchio & Ianniello
L'opera 'UP 56' di Gaetano Pesce - ©Musacchio & Ianniello

Atto vandalico al Maxxi. Nel mirino 'UP 56' di Gaetano Pesce. E accaduto nella notte tra venerdì 19 e sabato 20 settembre. L'opera, che si trova nella piazza del Maxxi, è una versione gigante della poltrona a forma di donna creata da Pesce nel 1969 per denunciare la condizione femminile e voluta dall'artista - in occasione della personale a lui dedicata - in formato extra proprio per sottolineare l'attualità del tema (Fotogallery).

Questa versione macroscopica di 'UP 56' è alta sette metri e al suo interno sono riportate una serie di questioni sulla condizione di sofferenza della donna nel mondo e uno speciale tributo a Malala Yousafzai e al suo coraggio. Proprio le pareti interne sono state danneggiate dai vandali, che le hanno colpite in diversi punti. L'accaduto è stato prontamente denunciato dalla Fondazione Maxxi alle forze dell'ordine ed è stato predisposto il restauro dell'opera.

"Questo atto vandalico verso un'opera d'arte straordinaria che è anche un atto di denuncia contro ogni forma di violenza e discriminazione verso le donne, esposta nella piazza e fruibile da tutti gratuitamente, ci colpisce e ci addolora profondamente", dice Giovanna Melandri, presidente della Fondazione Maxxi. Negli ultimi tempi, prosegue Melandri, "ci siamo impegnati moltissimo per aumentare l'offerta culturale gratuita del museo, nella convinzione che, in epoca di crisi, sia un dovere sostenere i consumi culturali e consentire a tutti di poterne fruire. Questo atto vandalico è un brutto segnale di inciviltà che tuttavia non ci fermerà: continueremo a esporre opere d'arte nella piazza e nella lobby, a organizzare gratuitamente talk d'artista, performance, rassegne di cinema, teatro, poesia".

"Sono passati 45 anni dalla prima edizione di UP 56 - dice Gaetano Pesce - Questa seduta, che metaforicamente lega con una catena un corpo femminile a una palla, l'avevo concepita per denunciare la condizione di prigionia a cui la donna è condannata dai pregiudizi maschili. E proprio questa opera di denuncia - evidentemente oggi più attuale che mai - è stata al centro di un atto vandalico. Sono dispiaciuto e anche preoccupato".

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