Il direttore dei Musei Vaticani conversando con l'AdnKronos fa il punto sui progetti di tutela dei tesori d'arte conservati in Vaticano: "Il prossimo passo sarà la climatizzazione e la messa in sicurezza dell'altro grandissimo ciclo di affreschi dei musei". Accesi mercoledì sera i 7.000 led che illuminano il ciclo di Michelangelo Buonarroti e le altre opere della Sistina
Dopo la nuova illuminazione della Cappella Sistina e l'impianto di climatizzazione, il prossimo intervento nei Musei Vaticani riguarderà le Stanze di Raffaello. "Il prossimo oggetto del mio interesse sarà la climatizzazione e la messa in sicurezza dell'altro grandissimo ciclo di affreschi dei musei, cioè le Stanze di Raffaello". Parola del direttore dei Musei Vaticani, Antonio Paolucci, che, conversando con l'AdnKronos in occasione del convegno 'La Cappella Sistina venti anni dopo. Nuovo respiro e nuova luce', in corso all'Auditorium della Conciliazione di Roma, ha fatto il punto sui progetti di tutela dei tesori d'arte conservati in Vaticano in programma nel prossimo futuro.
"Nessuno sa, per esempio, che i Musei Vaticani hanno - ha detto inoltre Paolucci- un dipartimento etnografico che è tra i migliori e più importanti del mondo. Sono dei tesori incredibili sulle civiltà extraeuropei. Ebbene, questo dipartimento va riorganizzato, riallestito e messo in sicurezza. E' mia intenzione farlo. Ci sono già delle idee che dovranno essere calate in progetti scientifici dai tecnici. E c'è la volontà politica e le risorse per realizzarlo".
Più in generale, ha sottolineato Paolucci, "i progetti sono molti e gli impegni sono tanti perché la vita di un grande museo è un work in progress".
Soffermandosi poi sul convegno in corso, il direttore dei Musei Vaticani ha spiegato che "celebriamo un doppio anniversario, i 20 anni del grande restauro che ha stupito tutto il mondo ha restituito a Michelangelo i suoi veri colori. Il restauro di Gianluigi Colalucci, diretto da Fabrizio Mancinelli", e "l'anniversario dei 450 anni dalla morte di Michelangelo, avvenuta a Roma nel febbraio del 1564".
"Avremmo potuto fare una mostra, ma abbiamo preferito investire le nostre fatiche in qualcosa che rimanesse anche per le generazioni che verranno -sottolinea Paolucci- mettere in sicurezza, anche dal punto di vista climatologico, gli affreschi della Sistina e il capolavoro di Michelangelo e dare al pubblico una nuova visione, una nuova luce".
La prima operazione, ricorda Paolucci, è stata realizzata dalla "Carrier, che è il numero uno al mondo nella climatizzazione degli interni. La seconda operazione è stata fatta dalla Osram, che è l'equivalente nel campo dell'illuminotecnica".
