La collettiva, divisa nelle tre sezioni pittura, scultura e installazioni, fotografia e videoarte, è allestita fino al 15 gennaio all'Archivio di Stato di Torino per raccontare il futuro con positività
Trenta opere di artisti contemporanei raccontano il futuro in 'L'arte guarda avanti', la collettiva allestita da oggi al 15 gennaio all'Archivio di Stato di Torino nell'ambito del Premio Terna per l'arte contemporanea giunto quest'anno alla sesta edizione. Le opere in rassegna sono state selezione fra oltre 1400 proposte pervenute attraverso l'accesso libero e gratuito ad una piattaforma web, unico canale di partecipazione, che ha registrato ben 20 mila accessi e oltre 100 mila iscritti alla newsletter.
La selezione è stata operata dai curatori Cristiana Collu, direttrice del MaRT di Trento e Rovereto e Gianluca Marziani, direttore Palazzo Collicola, e valutati da una giuria presieduta dai vertici di Terna, l'ad e il presidente, Matteo Del Fante e Catia Bastioli, e composta da professionisti del mondo dell'arte e della comunicazione.
Suddivisa in tre sezioni, pittura, scultura e installazioni, fotografia e videoarte, la mostra, spiegano i curatori, Collu e Marziani, "ha rappresentato un invito per gli artisti a proiettarsi nel domani con positivita', a utilizzare l'arte come spinta propulsiva per trainare la societa' 'oltre', non come fuga ma come impegno concreto a trovare nuove soluzioni per il futuro. Un tema - aggiungono - da cui emerge una freschezza che rinfranca e dimostra che nulla e' piu' efficace di un'esortazione semplice e sicura che nasce dalla complessita' di oggi per determinare nuove ipotesi di futuro".
Per ogni sezione e' stato individuato un vincitore, Marco Piersanti con 'House Train' per la sezione fotografia e videoarte, Linda Carrara con 'Vacuum State' per quella dedicata alla pittura e Sara Alavi con 'L'alba di una casa sparita' per quella della scultura e installazioni. A queste si affiancano le opere dei secondi e terzi classificati e quelle dei restanti 21 artisti. Tutti entreranno nel catalogo del Premio distribuito nelle librerie e a un pubblico di operatori del mondo della cultura e dell'imprenditoria.
I primi classificati, oltre all'opportunita' di esporre le proprie opere, avranno anche la possibilita' di partecipare a una 'artist residency' a Berlino. Il montepremi, del valore di circa 70 mila euro, prevede, inoltre per i secondi e terzi classificati un premio acquisto rispettivamente di 3 e 2 mila euro. La maggior parte del montepremi sara' destinata a un'iniziativa di start up tra progetti di ricerca nel campo dell'energia.
Si tratta di un Premio di grande apertura e molto democratico - ha aggiunto Collu - dal quale emerge una fotografia della nostra epoca e della storia degli artisti, tra cui molte donne, che hanno interpreto il tema non in senso lineare ma in modo piu' complesso, a 360 gradi". "Nelle opere degli artisti - ha proseguito Marziani - c'e' molta consapevolezza non solo di quello che stanno fa
"Il premio Terna - spiegano il presidente e l'ad della societa', Bastioli e Del Fante nell'introduzione del catalogo - e' uno sguardo al futuro e con la sesta edizione abbiamo voluto esprimere questo 'leitmotiv' in modo esplicito. Fare impresa e fare arte per noi sono sono declinazioni diverse di un medesimo patrimonio di valori ed e' per questo che, attraverso il premio Terna vogliamo trasmettere all'arte contemporanea quella particolare forma di energia che e' la responsabilita' d'impresa e che si traduce nella promozione della della creativita' e nella restituzione di valore a comunita' e territori".
"Il Premio Terza - osserva Giovanni Buttitta, direzione relazioni esterne Terna - e' nato nel 2008 con una sfida ambiziosa, affermare in Italia un contest sull'arte contemporanea impostato su criteri innovativi a tutti i livelli. Oggi che il premio raggiunge la doppia terna di edizioni, sappiamo che quella sfida e vinta. Con circa 12 mila artisti iscritti e oltre 10 mila opere raccolte in totale, il Premio Terna non solo si e' affermato quale principale piattaforma italiana sulla cultura e sulla creativita' contemporanee, ma ha mostrato che in Italia e' prossibile realizzare una forma di mecenatismo contemporaneo, frutto di sinergia di pubblico e privato, espressione del circolo vizioso che armonizza agire d'impresa e agire amministrativo".
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