"Con la partecipazione fissa di Maurizio Crozza il martedì a Ballarò, il servizio pubblico rischia di lanciare un assist a una tv concorrente: il pezzo del comico in apertura della trasmissione di Raitre rischia di configurarsi come una promozione al suo programma del venerdì su La7. E' opportuno che la Rai chiarisca i rapporti e le trattative passate con il grande comico". E' quanto chiede il deputato del Pd e componente della commissione di Vigilanza sulla Rai, Gero Grassi, annunciando la presentazione di una interrogazione al presidente della commissione di Vigilanza, Roberto Fico.
"Lo scorso autunno -spiega Grassi- la Rai è arrivata a un passo dall'ingaggiare Crozza per un suo show in prima serata di Raiuno per due anni. Secondo le voci di stampa, la Rai era disposta a investire fino a 25 milioni di euro sul progetto. Poi la trattativa è saltata e il comico ha firmato un'esclusiva per tre anni con La7".
"Fuori dall'esclusiva ci sono alcune partecipazioni a trasmissioni Rai, i cui frutti però rischia di incassarli proprio l'emittente privata di Urbano Cairo: i dieci minuti in apertura di Ballarò su Raitre e la partecipazione alla finalissima di Sanremo, la serata che viene premiata sempre dagli ascolti per l'attesa del vincitore", prosegue Grassi. (segue)