Roma, 11 feb. (Adnkronos/Cinematografo.it) - "Bisogna far saltare uno Stato che è più feudale che repubblicano, uno Stato in perenne riunione condominiale, dove l'amministratore è il presidente della Repubblica, e non mi sento di dare tutte le colpe a quest'uomo. Ne ho le palle piene di questi scandali di due anni fa, non c'è tempo da perdere, pensiamo all'adesso". Parola di Carlo Verdone, che in occasione della presentazione di 'Sotto una buona Stella', in uscita giovedì prossimo in oltre 700 copie con la Filmauro di Aurelio e Luigi De Laurentiis, non risparmia il riferimento all'attualità politica.
Il film, che lo vede regista e attore, è stato "un parto molto lungo, abbiamo lavorato tanto sull'ideazione, fino ad arrivare a un film di stampo prettamente teatrale, con due ambienti girati a Cinecittà, dove abbiamo portato un po' di lavoro, e per tema la ricerca di solidarietà, di affetto delle persone, che vogliono essere abbracciate. Inquadro una famiglia complicata, io sono un padre distrutto, e nella prima parte viene fuori uno scontro generazionale, ma alla fine c'è appunto la ricerca di un abbraccio affettuoso: è un film sulle solitudini che incontrano la luce di una buona stella".
Il risultato è una commedia calata nell'attualità: un film che, dice Verdone, "osserva la fragile realtà di questo momento, i toni sono da film serio, ma incanalati con delicatezza in commedia". Il regista sottolinea poi come "non saprei che raccontare se non osservassi la realtà del mio Paese, il tempo che sto vivendo, le emergenze che con equilibrio e senso della misura ho travasato in commedia: senza realtà non so lavorare". (segue)
