Berlino, 5 feb. (Adnkronos/Cinematografo.it) - Diventa sempre più difficile trovare la formula giusta per preservare o rendere più competitivo un festival. E se la quantità non manca (circa 400 i film nelle varie sezione), la carta di identità di una manifestazione internazionale rimane, però, ancora il Concorso. A Berlino, 64° edizione in programma dal 6 al 16 febbraio, tra i venti in gara per l'Orso d'Oro ci sono l'americano Richard Linklater ('Prima dell'alba', 'Prima di mezzanotte' e 'Before Midnight') con Ethan Hawke nel dramma sentimentale 'Boyhood', girato nell'arco di 12 anni e in prima mondiale al Sundance, e il franco-algerino Rachid Bouchareb con 'La voie de l'ennemi' (nel cast Forest Whitaker, Harvey Keitel e Brenda Blethyn). Stellan Skarsgård e Bruno Ganz sono i protagonisti invece dell'action comedy 'Kraftidioten' del norvegese Hans Petter Moland (vecchia conoscenza della berlinale per 'The Beautiful Country'), mentre la Germania entra massicciamente in gara con quattro titoli: 'Jack' di Edward Berger di cui si dice molto bene, 'Kreuzweg' di Dietrich Brüggemann, 'Zwischen Welten' di Feo Aladag e 'Die geliebten Schwestern' di Dominik Graf. Tra le mosse azzeccate del direttore del festival Dieter Kosslick ci sono l'opening con 'The Grand Budapest Hotel' di Wes Anderson (anteprima assoluta, in Italia uscira' il 10 aprile con il titolo di 'Grand Budapest Hotel'), con un cast di stelle tra cui Ralph Fiennes, Edward Norton, Owen Wilson, Tilda Swinton, Jude Law, Bill Murray, Adrien Brody, Harvey Keitel.