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Tv, il gruppo Turner punta sull'Italia: "Nel 2014 target pubblicità oltre il +20%"

27 febbraio 2014 | 17.09
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Tv, il gruppo Turner punta sull'Italia:

In Italia la ripresa c'è già, almeno per il gruppo Turner, che nel nostro Paese è presente con i canali kids Boing e Cartoonito (sul Dtt) in joint venture con Rti Mediaset, con Cartoon Network, Boomerang e fuori dal settore kids con la Cnn su piattaforma Sky.

"L'Italia non è in questa fase un mercato florido, la pubblicità ha perso parecchio. Eppure nel 2013 abbiamo pareggiato il fatturato pubblicitario sul 2012, mentre il mercato ha segnato un dato medio del -14%. Ora, nei primi due mesi del 2014, siamo passati dalla tenuta a una crescita a due cifre, con un +20% in fatturato pubblicitario e il target per l'intero anno è in linea con questo dato, anzi un po' di più" annuncia all'Adnkronos il neo responsabile per l'area Europa Meridionale e Africa della Turner Broadcasting System, Jaime Ondarza, con il tono di chi parla di previsioni più che di obiettivi.

Italianissimo nonostante il nome, dovuto al padre boliviano, Ondarza è dunque il proconsole televisivo di Time Warner in Africa e in Francia, Spagna, Portogallo e Italia, che nell'insieme costituiscono il nuovo aggregato territoriale definito da Turner per operare nell'area.

La scommessa sull'Italia è andata bene nel 2013 e rende ancora di più in questo primo scorcio del 2014 perché, spiega Ondarza, "quando le cose non vanno bene la tentazione cui molti cedono è tagliare sui contenuti, noi non lo abbiamo fatto, abbiamo razionalizzato i costi, migliorato l'efficienza ma non abbiamo toccato l'offerta, anche grazie alla produzione 'in casa' che realizziamo negli studios del gruppo. Grazie a questo impegno siamo stati ripagati", al punto che Ondarza non esclude il varo di produzioni italiane: "Produzioni italiane su Boing ne abbiamo avute, ora - spiega - non abbiamo un piano di produzioni originali a brevissimo ma tutto dipende da quali progetti ci sottopongono".

Turner in Italia, nonostante questo ne sia il volto più percepito e predominante, non è solo 'kids', basti pensare alla Cnn; e proprio quest'ultima è la punta di lancia per la penetrazione nei mercati africani dove di fatto, con la presenza in Francia, Spagna e Portogallo, quindi nelle rispettive aree linguistiche in Africa, il gruppo si è già ben attestato.

Il nuovo mix territoriale scelto da Turner fonde "aree più mature come quelle europee ad aree con una dinamica di sviluppo più marcata, dove sta crescendo una forte classe media e c'è un trend chiaramente positivo. Per noi l'Africa è un continente interessantissimo, che va studiato con attenzione, dove non si possono replicare modelli già adottati altrove", spiega Ondarza.

Economicamente e culturalmente più vicine sono le 'province' europee anche se, sottolinea Ondarza, "in Spagna il mercato pubblicitario aveva anticipato le dinamiche di sofferenza e le aveva approfondite, dimezzandosi nell'arco di tre anni; quasi un tracollo a partire dal quale si sta appena iniziando a ripartire".

Nessun tracollo invece in Italia per l'offerta free come per quella pay che, anzi, almeno per Turner, "pur senza una forte crescita sono in ripresa e permettono di guardare positivamente al futuro".

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