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Sla, 'niente 'doccia' per Berlusconi. Da Fi beneficenza, ma senza spot

23 agosto 2014 | 11.26
LETTURA: 8 minuti

'Nominata' da Selvaggia Lucarelli, Francesca Pascale preferisce declinare l'invito. Nessuna risposta da parte dell'ex premier alla chiamata arrivata da Tiziano Ferro. Grillo: "Non basta una doccia per aiutare i malati". Gavettone anti-Sla anche per il ministro della Pubblica Istruzione, Stefania Giannini (GUARDA IL VIDEO). Doccia gelata anche per Baggio che nomina Platini, Blatter e Chantal Borgonovo/ VIDEO. Renzi accetta la sfida e si fa la doccia

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''No alle secchiate goliardiche Renzi-Fiorello...''. ''Una volta finiti i secchi d'acqua, il governo ci dica quanti euro investe per le malattie rare...''. La secchiata gelata anti-Sla non fa presa nelle file di Forza italia. Nulla contro le iniziative di beneficenza come la Ice Bucket Challenge, diventata ormai un fenomeno virale sul web, per carità. Ma meglio aiutare il prossimo senza tanta pubblicità, evitando spot e riflettori. Resterà deluso, quindi, chi ha scommesso su una doccia di Silvio Berlusconi. La fidanzata del leader di Forza Italia è stata la prima a declinare l'invito all'autogavettone. 'Nominata' da Selvaggia Lucarelli insieme al ct azzurro Antonio Conte e al ministro Stefania Giannini sulle colonne di 'Libero', Pascale preferisce ritirarsi. Nessuna risposta invece da parte di Berlusconi alla nomination, arrivata da Tiziano Ferro perché, raccontano a palazzo Grazioli, la discrezione ha sempre contraddistinto il leader di Forza Italia, che da tempo, sin dagli inizi della sua carriera imprenditoriale, fa donazioni a scuole, ospedali, associazioni impegnate nel sociale, senza sbandierarlo a nessuno.

Invito accettato, invece, dal ministro della Pubblica Istruzione Stefania Giannini che ha pubblicato sul suo profilo Facebook le immagini della sua doccia gelata (GUARDA IL VIDEO) in cui ringrazia Jovanotti per averla 'nominata'. "Partecipo all'Ice Bucket Challenge con molta determinazione e convinzione" ha detto. Il titolare del dicastero di Viale Trastevere ha 'nominato' poi Luca Cordero di Montezemolo, Beppe Severgnini e il Commissario Europeo per la Ricerca, Geoghegan Quinn.

Il direttore del GrRai raccoglie l'invito di Renzi - Radio1 e la redazione del Giornale Radio Rai raccolgono l'invito del presidente del Consiglio Renzi sulla campagna dell'Ice Bucket Challenge contro la Sla: "Prendiamo l' impegno di occuparci con maggiore continuità degli sviluppi della ricerca nel campo della medicina, in particolare di malattie devastanti come la sclerosi laterale amiotrofica" ha assicurato il direttore di Radio1 e dei Gr Rai Flavio Mucciante, nel corso del notiziario delle 8 di sabato mattina, annunciando la creazione di nuovi spazi di palinsesto, dedicati all'informazione scientifica, già da metà settembre con un osservatorio dedicato ai problemi dei fondi per la ricerca.

Segno dell'adesione alla battaglia anti-Sla la secchiata d' acqua gelata anche per il direttore di Radio1, che passa il testimone a Marco Tardelli, esempio, afferma Mucciante, "dello sport che non si arrende mai", a un'artista "sensibile" come Malika Ayane e, infine, all'intera redazione del Giornale Radio, "chiamata a sostenere in prima linea la campagna dell'Ice Bucket Challenge".

La 'doccia fredda' divide i direttori di testate – Divisi i direttori di testata chiamati in causa direttamente dal premier Renzi. Bianca Berlinguer, direttore del Tg3, ritiene che l'iniziativa possa anche andare bene, a patto che non resti fine a se stessa. "La doccia fredda ha un senso se riesce a produrre qualcosa di più. E, al momento, invece - sottolinea Berlinguer partendo dai soldi raccolti - c'è da registrare che in Italia l'accoglienza è stata tiepida, si è raccolto ben poco".

Stefano Menichini, direttore di Europa, non ha dubbi sulla bontà della doccia e accoglie di buon grado la sfida lanciata dal presidente del Consiglio, definendola una "giusta causa". Alfonso Signorini, direttore di 'Chi', dice chiaro e tondo che non raccoglierà l'invito di Renzi: "Mi pare un modo per fare parlare più di sé che della causa". Sulla stessa lunghezza d'onda Enrico Mentana, direttore del Tg di La7, che affida a Facebook il suo disappunto: "ma a me sta cosa del secchio non piace proprio". Possibilista e più disponibile alla doccia appare Bruno Vespa, direttore di Porta a Porta che, in procinto di imbarcarsi per gli Usa, accenna: "Ne riparliamo al ritorno, magari ne faremo una collettiva".

Tra applausi e ironie, l'Ice Bucket Challenge, dunque, registra diversi punti di vista nel mondo dell'informazione direttamente chiamato in causa. Non appena Renzi ieri sera si è sottoposto alla 'doccia ghiacciata' lanciando la sfida ai media, Stefano Menichini, dopo aver sondato e raccolto testimonianze tra chi è schierato in prima linea nella lotta alla Sla, ha preso la decisione: la sfida va accettata, è una giusta causa. "Prima di accettare la sfida - spiega - ci siamo documentati, raccogliendo anche sul nostro sito testimonianze di persone in prima linea nella lotta alla Sla". Insomma, le ricerche e la documentazione sono servite per attestare come "l'elemento narcisistico- spettacolare sia in secondo piano rispetto alla giusta causa". Che la 'doccia fredda' potesse essere, tutt'al più, uno scoop giornalistico ma "non certo una causa umanitaria" lo ha pensato Alfonso Signorini che nei giorni scorsi aveva chiesto al premier Renzi di poterlo immortalare durante la secchiata ghiacciata a beneficio del suo settimanale. "La mia richiesta - spiega il direttore di 'Chi' - partiva dalla consapevolezza che quella doccia avrebbe costituito uno scoop giornalistico ma mi pare un gesto ben lontano dall'essere umanitario" . Signorini fa un ragionamento più ampio: "Condivido in pieno quello che ha scritto Vittorio Feltri. Mi pare che queste docce siano un modo per fare parlare più di sé che della causa Sla. Ecco perché dico con fermezza che non raccolgo l'invito di Renzi. Consapevole che se qualcuno vuole aiutare una giusta causa è liberissimo di farlo, ma in forma privata". Invece, la 'doccia fredda' pro Sla, per dirla con Signorini, è diventata una pratica che è un po' "sfuggita di mano. E poi - ragiona ancora Signorini - tante docce ma poi non viene scucito un euro". Ecco il suo manifesto: 'più soldi e meno docce'.

Al di là dell'opportunità o meno per un direttore di testata di fare la doccia fredda, per Bianca Berlinguer la questione deve essere portata avanti attraverso un "impegno assiduo e competente da parte di tutti per avere una giusta informazione su una patologia invalidante". A questo proposito, il direttore del Tg3 ricorda: "Da parte nostra abbiamo fatto molti servizi, seguendo pazienti a cui erano stati sottratti fondi per l'assistenza domiciliare". Un esempio per dire che il gesto dimostrativo che ha contagiato tantissimi vip "ha un senso se riesce a produrre qualcosa di più. Che non resti un gesto fine a se stesso. Che serva per occuparsene costantemente. Devono arrivare i fondi. E la politica deve fare la sua parte", mette in chiaro Bianca Berlinguer.

Doccia sì, doccia no, Enrico Mentana affida a Facebook il suo pensiero. Con una premessa: "Non voglio fare il bastian contrario, o peggio il maestrino, né tantomeno minimizzare l'importanza di una campagna di sensibilizzazione sulla lotta contro la Sla. Ma a me sta cosa del secchio non piace proprio. Se gli altri nominati l'hanno fatta - concede - ottimo per loro, hanno fatto benissimo". Mentana ha però un'altra idea del ruolo che deve avere chi fa informazione: "per come la penso io, chi fa informazione non ha bisogno dell'acqua gelida per attrarre l'attenzione su un problema, e sta alla sua coscienza contribuire privatissimamente, se lo ritiene giusto, a una raccolta di fondi".

M5s, Giarrusso nomina Grillo - Doccia ghiacciata anche per Beppe Grillo se accetterà l'invito del senatore M5S Mario Michele Giarrusso, che lo ha nominato sottoponendosi a sua volta alle secchiate d'acqua gelata per la battaglia anti-Sla. Oltre al "grande Beppe", Giarrusso - che ha postato su Fb il suo Ice Bucket Challenge - ha nominato i giornalisti Salvo Sottile e Alessandra Sardoni.

Grillo: "Non basta una doccia per aiutare i malati". ''Non basta la secchiata d'acqua di un presidente del Consiglio per migliorare la qualità della vita dei cinquemila malati di Sla presenti in Italia'' si legge nell'incipit di un post, pubblicato sul blog di Beppe Grillo e intitolato 'Tante secchiate d'acqua gelata, pochi soldi per i malati di Sla'. Il post, rilanciato dallo stesso Grillo sul suo profilo Twitter, riporta quindi integralmente un articolo pubblicato su 'Menti informatiche' e incentrato sulla vita e le difficoltà dei familiari dei malati di Sla.

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