L'Italia scende in campo con la storia di un dramma umano e di 'ndrangheta ambientato nella provincia di Reggio Calabria. A Wiseman il Leone d'Oro alla carriera. L'appello di Scamarcio ai distributori: "Fate uscire 'La vita oscena'" (FOTO). Il regista De Maria: "Una storia pop-psichedelica" (VIDEO). Il red carpet al Lido (FOTO). Fumo rosso in passerella per i 20 anni di Emergency
Dopo il primo italiano in gara a Orizzonti, 'La vita oscena' di Renato de Maria (VIDEO), l'Italia scende in campo anche nel Concorso di Venezia 71 con 'Anime Nere' di Francesco Munzi, dramma umano e di 'ndrangheta' ambientato ad Africo, paese di poco più di tremila anime nella provincia di Reggio Calabria.
Nel cast del film c'è Marco Leonardi, che agli albori della carriera era stato il ragazzino di 'Nuovo Cinema Paradiso' (1988) di Giuseppe Tornatore.
Nella giornata approda al Lido, sempre in Concorso, '99 Homes' di Ramin Bahrani, lo sceneggiatore e regista di origini iraniane nato negli Usa, che affronta con taglio drammatico la crisi immobiliare che ha colpito gli States.
Per Venezia Classici Documentari Tati Sanguineti firma 'Giulio Andreotti - Il cinema visto da vicino', sul divo Giulio e la settima arte, con un sapiente avvio luciferino. Il doc è costruito con il montaggio di spezzoni di film e immagini d'epoca sull'ossatura formata da brani della monumentale intervista che Andreotti aveva concesso, a 'puntate', a Sanguineti e Pier Luigi Raffaelli dal 2003 al 2005.
Nel pomeriggio il primo Leone d'Oro di questa edizione: nella Sala Grande del Palazzo del Cinema sarà consegnato il riconoscimento alla carriera a Frederick Wiseman, il regista statunitense classe 1930 che ha al suo attivo 39 documentari e due film di finzione, tutti realizzati come cineasta indipendente, opere narrative drammatiche che cercano di ritrarre l'esperienza umana all'interno di una grande varietà di istituzioni sociali contemporanee. Alla cerimonia parteciperà Michel Piccoli.
Il 2 settembre sarà la volta del Leone d'Oro alla carriera anche per la montatrice statunitense Thelma Schoonmaker (classe 1940), da sempre collaboratrice di Martin Scorsese e prima artista del montaggio a ricevere questo riconoscimento nella storia della Mostra di Venezia.