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Cinema, lacrime e standing ovation in Calabria per 'Anime nere'

17 settembre 2014 | 10.23
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Tutto esaurito per le anteprime del film di Francesco Munzi che uscirà domani in tutta Italia. Presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, vincitore del Premio Pasinetti, del Premio Schermi di Qualità e del Premio Akai

Cinema, lacrime e standing ovation in Calabria per 'Anime nere'

Lacrime e standing ovation del pubblico alle anteprime in Calabria del film di Francesco Munzi 'Anime nere', girato in Aspromonte e nella Locride, da domani in 120 sale in tutta Italia, distribuito da Good Films. Lunedì a Catanzaro è stato necessario raddoppiare le sale, data l'affluenza di pubblico, e anche ieri sera a Reggio Calabria si è registrato il tutto esaurito, a Locri i biglietti sono già venduti fino a martedì prossimo. Il film è stato seguito con commozione e partecipazione in tutte le proiezioni.

Presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, vincitore del Premio Pasinetti, del Premio Schermi di Qualità e del Premio Akai, 'Anime Nere' è la storia di tre fratelli, figli di pastori, vicini alla 'ndrangheta, e della loro anima scissa. Una vicenda che inizia in Olanda, passando per Milano, fino in Calabria, sulle vette dell'Aspromonte, dove tutto ha origine, e fine.

"Ho girato nel paese che la letteratura giudiziaria e giornalistica stigmatizza come uno dei luoghi più mafiosi d'Italia, uno dei centri nevralgici della 'ndrangheta calabrese: Africo. Quando raccontavo che avrei voluto girare lì, tutti mi dissuadevano dal farlo: troppo difficile la materia, troppo inaccessibile, troppo pericoloso", racconta Munzi.

"Ho chiesto allo scrittore di 'Anime Nere', da cui il film è liberamente tratto, Gioacchino Criaco, di aiutarmi. Sono arrivato in Calabria carico di pregiudizi e paure -prosegue Munzi- Ho scoperto una realtà molto complessa e variegata. Ho visto la diffidenza trasformarsi in curiosità e le case aprirsi a noi".

"Ho mescolato i miei attori con gli africesi, che hanno recitato, lavorato con la troupe. Senza di loro questo film sarebbe stato più povero. Africo ha avuto una storia di criminalità molto dura che però può aiutare a comprendere tante cose del nostro paese. Da Africo si può vedere meglio l'Italia", conclude Munzi.

Il film è prodotto da Luigi e Olivia Musini per Cinemaundici con Rai Cinema, coprodotto da Babe Films. La fotografia è di Vladan Radovic, la scenografia di Luca Servino, i costumi di Marina Roberti, il montaggio di Cristiano Travaglioli, musiche di Giuliano Taviani; la sceneggiatura è firmata da Francesco Munzi, Fabrizio Ruggirello e Maurizio Braucci con la collaborazione di Gioacchino Criaco.

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