La star fa tappa a Roma proseguendo il suo viaggio italiano con il padre Jeremy. E manda in visibilio centinaia di giovanissime fan. L'inseguimento delle ammiratrici è partito ieri, quando Jeremy Bieber ha cinguettato su Twitter: "Oggi esploriamo il mondo antico". Risultato: hotel assediato ma nessun saluto ufficiale ai fan. Solo indizi, un po' beffardi, sui social. Come quello che annuncia il "gladiator time", probabilmente alludendo alla visita dell'Anfiteatro Flavio che si è già compiuta.
Justin Bieber fa tappa a Roma proseguendo il suo viaggio con il padre Jeremy per le città d'arte italiane. E manda in visibilio centinaia di giovanissime fan. L'inseguimento delle ammiratrici è partito ieri, quando Jeremy Bieber ha cinguettato su Twitter, prontamente retwittato dal figlio: "Oggi esploriamo il mondo antico". Tanto è bastato perchè sui social network partisse un passaparola forsennato per intercettare la giovane ed irrequieta star, che a soli 20 anni ha venduto più di 15 milioni di dischi ma anche collezionato numerosissimi guai con la giustizia.
Centinaia di teenager hanno così assediato l'Hotel De Russie, nel cuore di Roma, per tentare di intercettare il cantautore e attore canadese. Il quale sembra essere riuscito a dribblare incontri troppo affollati e si è però divertito con il padre con 'dare indizi' sulle sue vacanze romane, stando ben attento a suggerire le mete solo dopo essersene allontanato. E non 'postando' mai foto contestualizzate ma solo primi piani del suo volto. Così a notte fonda, probabilmente una volta rientrato in albergo, Jeremy ha informato sulla serata i suoi 2,5 milioni di followers e i ben 55,5 milioni di seguaci del figlio con un tweet: "good times @justinbieber keepin it real #irishpub #life #italy", che sembrava alludere appunto ad una serata in un irish pub della capitale.
Il delirio si è ripetuto oggi: l'assedio davanti all'hotel è proseguito ma Justin non si è fatto vedere per saluti ufficiali. Non ha mancato però nel pomeriggio di scrivere su Twitter: "Ho giocato a palla a Roma", aggiungendo un hashtag scritto in italiano e senza false modestie "#numerouno". A stretto giro, il padre Jeremy ha fatto partire il giallo della serata, quello su una visita vera o presunta al Colosseo, scrivendo sul social network: "gladiator time". Padre e figlio d'altronde amano giocare con i fan. Non è raro che sui social lo dichiarino apertamente. Come due giorni fa quando Jeremy, mentre i fan si interrogavano sulla sua presenza a Firenze o Venezia, ha scritto: "We could be anywhere", ovvero "protremmo essere ovunque".
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