cerca CERCA
Giovedì 25 Aprile 2024
Aggiornato: 02:17
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Teatro: contro la crisi il video-invito per tutti i gusti dei DissacrAttori

23 ottobre 2014 | 12.41
LETTURA: 3 minuti

Da Silvia Frasson e Alessandro Waldergan un promo in più versioni per il loro spettacolo che sarà al Rialto Sant'Ambrogio di Roma dal 27 al 30 ottobre e che propone una viaggio di riscoperta dei grandi miti all'insegna della dissacrazione.

La crisi riduce gli spettatori teatrali? Per arginare l'emorragia di biglietti c'è chi tenta la strada di un antidoto creativo, che diventa spettacolo per lo spettacolo. È il caso di Silvia Frasson e Alessandro Waldergan, attori e autori di 'I dissacrAttori del mito', in scena al Rialto Sant’Ambrogio di Roma dal 27 al 30 ottobre alle ore 21, che per promuovere lo spettacolo hanno realizzato un divertente e ironico video-invito in cui si rivolgono con linguaggi diversi (radiofonico, commerciale, intellettuale, caritatevole, aggregativo) a pubblici diversi nel tentativo di convincerli tutti ad uscire di casa ed andare a teatro. Il risultato è un gustoso assaggio della creatività dei due protagonisti.

Lo spettacolo che porteranno in scena al Rialto Sant'Ambrogio è un viaggio di riscoperta dei grandi miti. "Un viaggio dissacrante -spiegano- che guarda ai miti con gli occhi complessi di oggi, eppure poetico perché ristabilisce quel legame tra passato, presente e inevitabile futuro tra l’essere umano e la propria storia". Ma "I dissacrAttori del mito" è anche un viaggio che attraversa gli stili recitativi: la prima parte, comica e irriverente, è caratterizzata da una comunicazione diretta e colloquiale col pubblico, uno stile contemporaneo che restituisce all'opera quella freschezza narrativa che le è propria. Nella parte finale, invece, prevaleil dialogo teatrale e l'immedesimazione dei due attori per una più tradizionale costruzione del personaggio.

Incorniciata dalle note del violoncello di Naomi Berrill, la narrazione empatica ed emozionale di Silvia Frasson e Alessandro Waldergan racconta, tra gli altri, "secondo il personalissimo punto di vista degli autori, i crucci profani del popolo etrusco alle prese con un dilemma apparentemente insormontabile; le vicissitudini di un eroe per caso di nome Ulisse e le difficoltà esistenziali di due non più granitici colossi come Antigone e Creonte". Tutti uniti da un minimo comun denominatore: "la profonda umanità del loro agire".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza