Pasquale Scimeca e Burhan Qurbani protagonisti. Oltre 150mila le presenze della nona edizione. Marco Muller: "Esperienza che non posso che ritenere conclusa"
Pioggia di premi collaterali, annunciati e consegnati oggi alla nona edizione del Festival Internazionale del Film di Roma, in attesa dei risultati del voto degli spettatori che decreteranno l'asegnazione del Marc'Aurelio d'Oro al miglior film in gara. Il Premio Farfalla d'Oro Agiscuola è andato a "Gone Girl" di David Fincher. The Signis Award – Ente dello Spettacolo (dotato di un premio di cinquemila euro) è stato assegnato ex aequo a "Fino a qui tutto bene" di Roan Johnson e a "Wir sind jung. Wir sind stark. / We are young. We are strong" di Burhan Qurbani; menzione speciale per "Biagio" di Pasquale Scimeca.
Il Premio L.A.R.A. (Libera Associazione Rappresentanza di Artisti) al miglior interprete italiano è andato a Marco Marzocca per il film "Buoni a nulla" di Gianni Di Gregorio, con menzione speciale a Silvia D'Amico per il film "Fino a qui tutto bene" di Roan Johnson. Il Premio A.I.C. per la migliore fotografia è stato assegnato a Luis David Sansans per "Escobar: Paradise Lost" di Andrea Di Stefano. Il Premio A.M.C. al miglior montaggio è andato a Julia Karg per "Wir sind jung. Wir sind stark. / We are young. We are strong" di Burhan Qurbani. Il Premio al miglior suono - A.I.T.S. è stato incassato da "Last Summer" di Leonardo Guerra Seràgnoli.
Il Premio La Chioma di Berenice al miglior truccatore è stato assegnato a Simona Castaldi per "Soap Opera" di Alessandro Genovesi e quello al miglior acconciatore a Fabio Lucchetti per la stessa opera. Il Premio Akai International Film Fest è stato vinto da "Fino a qui tutto bene" di Roan Johnson. Il Green Movie Award è andato a "Biagio" di Pasquale Scimeca. Premio di critica sociale "Sorriso diverso Roma 2014" per un film italiano è stato vinto da "Biagio" di Pasquale Scimeca e quello per un film straniero da "Wir sind jung. Wir sind stark. / We are young. We are strong." di Burhan Qurbani.
I NUMERI - Oltre 150mila partecipanti, più di 80mila ingressi in sala tra pubblico e accreditati (senza tenere conto del pubblico di 'Alice nella Città'), 113 film da 23 paesi, 82 delegazioni con 474 talent, 12 incontri con ottimo successo di pubblico. Sono solo alcuni dei numeri della nona edizione del Festival del Film di Roma, che si avvia stasera alla conclusione con la premiazione e l'assegnazione del Marc'Aurelio d'Oro al miglior film in concorso.
"Quella del Festival di Roma è un'esperienza che non posso che ritenere conclusa, visto che era un mandato triennale", dice il direttore artistico Marco Muller nel corso della conferenza stampa di chiusura, alla sua terza direzione della kermesse romana. "Mi sono impegnato per cercare ogni volta di adeguare la proposta alle indicazioni che arrivavano - spiega - i primi anni era un festival che doveva essere competitivo con grandi nomi e anteprime mondiali, poi abbiamo 'allungato il vino' con anteprime europee, fino a farlo diventare sempre più 'festa'". E conclude: "Ho imparato tantissimo in questi tre anni".
