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Cinema: i De Sica 2014 alle eccellenze italiane del grande schermo

05 novembre 2014 | 19.07
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A Palazzo Barberini la cerimonia di premiazione, i riconoscimenti sono andati, fra gli altri, a Lionello Cerri, Alba Rohrwacher, Marco Giallini, Luca Bigazzi, Laura Delli Colli, Elisabetta Sgarbi e Roberto Vecchioni

Vittorio De Sica cui sono intitolati i premi per il cinema consegnati oggi (Infophoto)
Vittorio De Sica cui sono intitolati i premi per il cinema consegnati oggi (Infophoto)

Assegnati oggi, nel Salone Pietro da Cortona della Galleria Nazionale di Arte Antica in Palazzo Barberini a Roma, i Premi Vittorio De Sica 2014. Nella categoria 'Cinema italiano', Alessandro Benetton riceve il premio per la distribuzione mentre Luca Bigazzi, direttore della fotografia, viene premiato per "quelle splendide immagini che la sua fotografia ne fa a pieno diritto uno degli autori principali dei film".

A Lionello Cerri il Premio De Sica viene assegnato per "l’incontro felice che ha operato all’interno del cinema fra la produzione, l’esercizio, la distribuzione". Ad essere premiato è anche Gianluca Farinelli della Cineteca di Bologna "perché è riuscito, attraverso gli anni, a trasformare la Cineteca di Bologna in un prezioso punto di riferimento per quanti amano il cinema di ieri ma anche quello di oggi".

L'attore Marco Giallini riceve, invece, il premio "per il suo pieno dominio dell’arte della recitazione, al cinema soprattutto, ma anche in teatro e in televisione". L'attrice Alba Rohrwacher viene premiata, inoltre, "per la vibrante sensibilità di tutte le sue interpretazioni affinate attraverso gli anni da esperienze via via sempre più mature".

Ricevono i riconoscimenti anche Laura Delli Colli ed Elisabetta Sgarbi

Continuando nella lista dei premiati della categoria 'Cinema italiano', il montatore Amedeo Salfa riceve il Premio De Sica "per la passione e l’impegno dedicati alla sua professione di montatore specie quando è messa soprattutto al servizio delle regie di Pupi Avati". Sydney Sibilia, regista esordiente, ottiene il riconoscimento per "l’esordio particolarmente felice con il film ''Smetto quando voglio'' in grado di ottenere sia il plauso della critica sia quello del pubblico". Il regista Ettore Scola, inoltre, ottiene il riconoscimento per il film "Che strano chiamarsi Federico" mentre Walter Veltroni viene premiato per "Quando c'era Berlinguer".

Per quanto riguarda i premiati nelle altre categorie, Guido Strazza ottiene il riconoscimento per le ''Arti Visive'' mentre Duccio Trombadori viene premiato nella categoria "Critica d'arte". Per la ''Critica cinematografica'' vincono Laura Delli Colli e Paolo Mereghetti. A vincere, per l'editoria, sono Edizioni Sabinae "per l'ampiezza di interessi che, sotto la guida del direttore editoriale Simone Casavecchia, hanno dimostrato in quest’ultimo decennio con attenzioni particolari per il cinema".

Sempre per l'editoria vince Elisabetta Sgarbi "per lo splendido impulso che come direttore editoriale, ha saputo dare da anni alle Edizioni Bompiani. Da ultimo, ma non per ultimo quell’ importante Festival La Milanesiana diviso fra letteratura, musica e cinema".

Nella categoria ''Musica'' vince Roberto Vecchioni

Nella categoria ''Musica'' vince Roberto Vecchioni "per l’importanza che dai Sessanta in poi è riuscito a far assumere alla musica popolare italiana".

Nella categoria ''Studi Filosofici'', poi, il premio viene assegnato a Gerardo Marotta mentre per il "Teatro'' vincono Ascanio Celestini "artista poliedrico dalle molte esperienze professionali specialmente in teatro", Emma Dante, "una delle personalità più straordinarie e creative della scena italiana" e Francesca Benedetti per "la sua appassionata dedizione al teatro dagli anni Sessanta in poi".

Per quanto riguarda infine i premiati della categoria "Scienze e Società" vincono Fabiola Gianotti per la ''Fisica'' e Romano Prodi per la ''Società'' per "essere stato e per esserlo anche oggi l’intelligente indicatore e realizzatore della linea da seguire in politica soprattutto, ma anche in economia".

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