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Musica: tornano dopo 20 anni i Pink Floyd e sono un fiume senza fine

07 novembre 2014 | 12.17
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Esce oggi 'The Endless River' (già in vetta alle classifiche in pre-order), un album quasi tutto strumentale (tranne una canzone), realizzato da Gilmour e Mason, lavorando su oltre 20 ore di registrazioni effettuate nel 1993 per il precedente album 'The Division Bell' ma non entrate nel disco. Registrazioni in cui è forte la presenza di Rick Wright, indimenticabile polistrumentista e cofondatore della band (insieme a Syd Barrett, Roger Waters e Nick Mason), scomparso nel 2008. "Questo album è un omaggio a Rick", dice Gilmour.

I Pink Floyd nella formazione che suona in 'The Endless River' (da sinistra Nick Mason, David Gilmour e Rick Wright, scomparso nel 2008)
I Pink Floyd nella formazione che suona in 'The Endless River' (da sinistra Nick Mason, David Gilmour e Rick Wright, scomparso nel 2008)

Dopo 20 anni dalla pubblicazione del loro ultimo album, i Pink Floyd, una delle band più famose al mondo, ritorna sul mercato discografico con “The Endless River”, il loro album di inediti in uscita oggi. Grazie alla risposta immediata dei fan che hanno pre-ordinato l’album, “The Endless River” è tuttavia già da settimane in testa alle classifiche dei più importanti store fisici e digitali.

L’origine di “The Endless River” va ricercata nelle sessioni musicali del 1993 per “The Division Bell”. Ed anzi il titolo è una citazione del verso che chiudeva uno dei pezzi di quell'album, 'High Hopes', e che recitava appunto: "The endless river/Forever and ever". David Gilmour, Rick Wright e Nick Mason avevano registrato moltissimo materiale all’epoca, la maggior parte era rimasto incompiuto. Gilmour e Mason l’hanno recuperato e riadattato, con l’istinto di mettere insieme un album che fosse al contempo "moderno e con un forte sapore emozionale", in memoria di Rick Wright (indimenticabile polistrumentista e cofondatore della band insieme a Syd Barrett, Roger Waters e Nick Mason) scomparso nel 2008. "È un omaggio a Rick. Certo, lavorando a questo album, abbiamo sentito ancora di più la sua mancanza. Però questa è l'ultima occasione per sentirlo suonare insieme a noi così come suonava", dice David Gilmour. "Penso che Rick ne sarebbe entusiasta. Penso che questo disco è un buon modo di riconoscere molte delle tante cose che ha fatto", gli fa eco Nick Mason.

Da oltre 20 ore di registrazioni, i Pink Floyd hanno selezionato le tracce migliori, aggiungendo nuove parti, ri–registrandone altre e rendendo attuale la vecchia tecnologia di studio per realizzare il nuovo album della leggendaria band inglese: i Pink Floyd del XXI secolo.

“The Endless River” è essenzialmente un album strumentale diviso in “quattro parti” con una canzone, “Louder Than Words”, il cui testo è stato scritto da Polly Samson, moglie di David Gilmour, e primo singolo attualmente in radio. La tracklist è divisa in 4 suite (4 lati nella versione in vinile). "Il fiume senza fine -spiega Gilmour- è un flusso continuo di musica che si costruisce a poco a poco nelle quattro parti separate, nel corso dei 55 e rotti minuti".

"In termini di 'montaggio' della musica, che non è in forma di canzone, questo album riporta indietro ai primi dischi dei Pink Floyd", prosegue Mason. "Siamo partiti da tante cose che avevamo abbozzato 20 anni fa mentre lavoravamo a 'The Division Bell'. Alcune erano nate mentre suonavamo tutti e tre insieme, altre erano state scritte da ciascuno di noi come spunto per eventuali nuovi pezzi. Così le abbiamo recuperate e migliorate un po' in studio grazie alle tecnologie che ci sono ora e che sono meravigliose", sottolinea ancora Mason.

Quanto all'unica canzone dell'album con un testo, 'Louder Than Words', Gilmour spiega: "Né Rick né io siamo le persone più capaci ad esprimerci verbalmente e così Polly ha pensato di aiutarci a descrivere con delle parole quello che facciamo attraverso la musica".

Il giorno in cui la band ha annunciato al mondo l’uscita del nuovo album, in 10 citta selezionate da Gilmour e Mason (Milano compresa) sono state montate durante la notte delle maxi – affissioni che , a sorpresa, hanno svelato la potente immagine di copertina. Il concetto dietro all’immagine di un uomo che rema su un “fiume” di nuvole è stata creata da Ahmed Emad Eldin, un artista digitale egiziano di 18 anni. L’immagine di Ahmed è stata poi ricreata da Stylorouge, un’agenzia inglese di design premiata con numerosi riconoscimenti.

Le copertine degli album dei Pink Floyd, principalmente create da Storm Thorgerson dello studio Hipgnosis, sono leggendarie tanto quanto la loro musica. Storm è mancato nel 2013 e il compito di trovare un’immagine che portasse avanti il lascito di Storm è stato affidato a Aubrey ‘Po’ Powell, partner di Storm al Hipgnosis. “Quando abbiamo visto l’immagine di Ahmed -afferma Powell- ci sono venuti subito in mente i Pink Floyd, aveva una sorta di risonanza floydiana. E’ enigmatica e aperta a varie interpretazioni, perfetta per un album intitolato The Endless River”.

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