Dal 26 al 30 novembre, per la regia di Maurizio Palladino, la piece di Gennaro Colangelo che ricostruisce gli ultimi mesi di vita della scrittrice, con in scena Anna Clemente Silvera e Vincenzo Bocciarelli.
Nell'anno del centenario della nascita di Marguerite Duras il Teatro Lo Spazio di Roma ospita 'Duras mon amour', in scena dal 26 al 30 novembre per la regia di Maurizio Palladino, con Anna Clemente Silvera e Vincenzo Bocciarelli nei ruoli di Marguerite Duras e Yann Andrea Steiner, il testo è firmato da Gennaro Colangelo. Accanto ai protagonisti, gli attori Riccardo Marotta e Luca Colucci, con Palladino nel ruolo del poeta Robert Antelme, marito della Duras.
Una passione proibita e travolgente, la storia di un grande amore, quello tra Marguerite e Yann Andréa, nata nell’estate 1980. Lei ha 61 anni e lui 26 quando si conoscono. Da quel momento il giovane le scrive, quasi tutti i giorni, per molto tempo. Inizia così una convivenza che termina nel 1996 quando Marguerite, ottantunenne, muore. Dopo tre anni di silenzio, Steiner scrive il romanzo autobiografico "Questo amore", raccontando la sua relazione con la grande scrittrice. Steiner è morto la scorsa estate, a 61 anni.
'Duras mon amour', presentato da Chai Teatro, ricostruisce gli ultimi mesi di vita della scrittrice. Sullo sfondo di mezzo secolo di storia francese, Duras si racconta, diventando lei stessa personaggio da romanzo. Tenera e violenta, capace di grande generosità e incontenibili furori, l’autrice de 'Il dolore', 'L’amante' e tante altre opere di successo, dialoga con i propri fantasmi in un serrato incontro-scontro con gli uomini della sua vita, convinta che la solitudine dell’intellettuale sia la condizione della sua libertà creativa ma anche il duro prezzo da pagare al pubblico e al sistema mediatico famelico e invasivo, portato a divorare i propri idoli.