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Musica: Torre del Lago e Bruxelles celebrano Puccini nel 90° della morte

28 novembre 2014 | 12.32
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Nella capitale del Belgio gli rende onore anche l'irriverente Manneken-Pis, per l'occasione 'vestito' con gli abiti del suo Gianni Schicchi. Nel foyer del Gran Teatro di Torre del Lago una mostra dedicata alla sua passione per le auto

Giacomo Puccini rin un ritratto fotografico del 1908 (Wikipedia)
Giacomo Puccini rin un ritratto fotografico del 1908 (Wikipedia)

Giacomo Puccini, il più grande operista del Novecento, si spense a 66 anni, il 29 novembre 1924 a Bruxelles mentre stava componendo il suo ultimo capolavoro, 'Turandot'. Nel 90esimo anniversario della scomparsa, domani, numerose celebrazioni si terranno tra Torre del Lago e Bruxelles.

Puccini venne stroncato a Bruxelles da un infarto sopraggiunto qualche giorno dopo un intervento chirurgico eseguito per estirpare un diffuso cancro alla gola; le ultime due scene di 'Turandot', solo abbozzate dall'autore, vennero quindi completate da Franco Alfano sotto la supervisione di Arturo Toscanini; nel 2001 vide la luce un nuovo finale composto da Luciano Berio, basato sullo stesso libretto, di Giuseppe Adami e Renato Simoni da una fiaba teatrale di Carlo Gozzi, e sui medesimi abbozzi.

A Torre del Lago dove Puccini, nato a Lucca, si trasferì nel 1891 e dove nel 1900 fece costruire la villa, ora museo, che elesse come sua residenza per il resto della vita e nella cui cappella si trova la sua tomba, l’anniversario della scomparsa sarà ricordato con la deposizione di una corona d’alloro (alle ore 16) ai piedi della statua che lo raffigura, davanti alla sua villa, seguirà un omaggio alla tomba del maestro con la partecipazione dell’Ensemble dell’Orchestra del Festival Puccini. Per l'intera giornata la Villa Museo sarà aperta al pubblico per consentire di rendere omaggio alla tomba. Alle 18 sarà celebrata una messa nella Chiesa di Torre del Lago. Il foyer del Gran Teatro infine, per l’intera durata del Mese Pucciniano, ospiterà una mostra del sidecar e delle auto del Maestro.

La sua grande passione per le auto ne fece il committente del primo fuoristrada made in Italy

Le auto erano una delle grandi passioni di Puccini, cui si deve anche la costruzione del primo fuoristrada realizzato in italia, che iniziò la sua 'carriera' di automobilista nel 1901 comprando una De Dion-Bouton 5 CV, della quale si era invaghito all'Esposizione di Milano di quell'anno. Con la sua vettura Puccini amava raggiungere velocemente, da Torre del Lago le vicine Viareggio, Forte dei Marmi e Lucca. Lo testimonia una multa per eccesso di velocità che la Pretura di Livorno gli inflisse nel dicembre del 1902.

Una sanzione che non parve renderlo più prudente, dato che due mesi più tardi, alla periferia di Lucca, uscì di strada finendo in un fossato. A bordo dell'auto c'erano anche anche la moglie, Elvira Bonturi, il figlio Antonio (nato nel 1884) ed il meccanico: solo il musicista riportò dei danni, fratturandosi una gamba. Alla De Dion-Bouton seguì nel 1903 una Clément-Bayard, nel 1905 toccò a una Sizaire-Naudin, cui seguì una Isotta Fraschini del tipo AN 20/30 HP e alcune Fiat, tra cui una 40/60 HP nel 1909 ed una 501 nel 1919. Tutte auto che soddisfacevano i bisogni di Puccini ma non erano utili per accompagnarlo nel soddisfare un'altra sua passione, la caccia.

Puccini chiese a Vincenzo Lancia di realizzargli una vettura che potesse affrontare anche terreni difficili. Dopo qualche mese di attesa e l'esborso di 35mila lire, prezzo astronomico per l'epoca, gli venne consegnata una vettura pensata per andare 'fuoristrada', con telaio rinforzato e ruote artigliate. Il compositore apprezzò l'auto e della Lancia acquisto poi anche una 'Trikappa' e, proprio nell'anno della sua morte, una 'Lambda', l'ultima vettura che acquistò.

Nella capitale del Belgio gli rende onore anche l'irriverente Manneken-Pis

A Bruxelles Puccini sarà celebrato, nella mattinata, con il coinvolgimento della celebre statuetta in bronzo simbolo della città, l'irriverente Manneken-Pis (Ragazzetto che fa pipì): un corteo composto dell’Ordine degli Amici del Manneken-Pis insieme alla delegazione Lucchese saluterà la statuetta 'vestita' con i panni del protagonista pucciniano Gianni Schicchi, personaggio dantesco condannato all’Inferno per aver falsificato un testamento.

Alle 14 le celebrazioni si sposteranno alla Chiesa Reale di Sainte-Marie Doyen dove fu celebrato il rito funebre del Maestro nel 1924. Nella magnifica chiesa neobizantina gli artisti, alla presenza del Decano Luc Roussel, eseguiranno gli stessi brani che accompagnarono le esequie di Puccini: l’Ave Maria di Gounod, Panis Angelicus di César Frank insieme ad alcuni brani pucciniani fra cui la Marcia Funebre da 'Edgar' eseguita durante il funerale di Milano, Crisantemi, il Benedictus dalla Messa a Quattro Voci e Vissi d’arte. Durante le note della struggente aria 'Addio mio dolce amor' da Edgar la delegazione poserà una corona di alloro sulla lapide che ricorda Puccini, alla cerimonia parteciperanno il presidente dell’Associazione Lucchesi nel Mondo Ilaria Del Bianco, il presidente del Festival Puccini Adalgisa Mazza, l’Ambasciatore d’Italia in Belgio e i vari sindaci dei luoghi pucciniani (Pescaglia, Bagni di Lucca, Coreglia Antelminelli).

Anche la Rai celebra l’anniversario con la messa in onda, domani alle 23 circa su Rai5, dello speciale di 'Prima della prima' di Rosaria Bronzetti che documenta le prove e lo spettacolo de 'La Bohème' nell’ambito del Festival Puccinii, nell'allestimento firmato da uno dei più grandi registi del cinema italiano: Ettore Scola.

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