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Puglia: comincia il dopo-Vendola, Arbore e Al Bano 'un modello da salvare'

28 novembre 2014 | 19.02
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I due musicisti pugliesi auspicano che dopo di lui non venga meno l'attenzione della Regione su cultura, musica e cinema. "Spesso chi arriva cambia solo per distinguersi, in questo caso sarebbe un errore"

Renzo Arbore e Al Bano
Renzo Arbore e Al Bano

Al Bano e Renzo Arbore, entrambi musicisti di lungo corso, entrambi pugliesi, il primo di Cellino San Marco (Brindisi) e il secondo di Foggia, diversi per formazione ma simili per capacità di cogliere gli umori del pubblico, usano quasi le stesse parole per definire, conversando con l'AdnKronos, la stagione di Nichi Vendola alla guida della Regione Puglia, che si chiude simbolicamente domenica con le primarie del centrosinistra e la designazione del prossimo candidato Governatore.

Sotto il profilo delle ricadute sullo spettacolo e sulla cultura per Al Bano la stagione di Vendola "si merita la definizione di primavera pugliese", per Arbore "con lui in Puglia c'è stata sicuramente una lunga primavera". "Ha fatto un bel lavoro, ha proposto idee avanzate ed ha fatto avanzare spettacolo e cultura in Puglia - dice Al Bano - In particolare per lo spettacolo Vendola ha fatto molto, anzi ha fatto fare molto, il suo periodo si merita la definizione di primavera pugliese. Del resto la Puglia, da Rodolfo Valentino in poi, ha dato molti talenti, pensiamo a Modugno, a Renzo Arbore, al grande Tito Schipa, a Gino Latilla, ad Arigliano, ai Negramaro".

"Speriamo solo che chi verrà dopo di lui tuteli quanto di buono ha fatto Vendola, non cambi le strade che hanno portato successi e prosperità al territorio, magari le migliori. Nelle amministrazioni locali spesso chi arriva cambia solo per distinguersi da chi lo ha preceduto, senza riguardo al merito dei cambiamenti", conclude Al Bano. Per Renzo Arbore "la primavera pugliese c'è stata sicuramente. Su Vendola i giudizi sono diversi ma senza dubbio in questi anni c'è stata una 'scoperta' della Puglia e molto vi ha contribuito la Puglia Film Commission. Vendola è stato anche fortunato, la sua stagione ha coinciso con gli exploit di artisti come Caparezza, Checco Zalone e tanti altri, ma lui si è dato molto da fare per valorizzare la Puglia".

"Le iniziative di Vendola vanno mantenute e incrementate, abbandonare questo percorso sarebbe una vera disgrazia, ora che la Puglia comincia ad essere molto amata in campo nazionale ed internazionale. Il merito di questo, naturalmente, va a tutti i pugliesi perché, con qualche eccezione di città in crisi, di istituzioni culturali che non funzionano, in Puglia c'è un grande attivismo, diciamo che la nostra regione è un po' l'Emilia Romagna del Sud. Vendola ha fatto cose utili e ha retto bene una regione 'lunga', dove le mentalità sono tante, da Foggia a Lecce c'è una bella differenza. Adesso vedremo cosa farà chi verrà dopo", conclude Arbore.

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