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Mostra: al via 'Zero', Renato come non si è mai visto

17 dicembre 2014 | 17.40
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Apre alla Pelanda del Macro di Roma la prima grande retrospettiva sull'artista che proseguirà fino al 22 marzo. Un mosaico di documenti, immagini, musica, costumi e cimeli per celebrare attraverso sei ambienti ad alta tecnologia le sue canzoni, le sue metamorfosi e le sue battaglie, e svelare attraverso materiale introvabile la parte ancora nascosta del suo inesauribile pianeta

Mostra: al via 'Zero', Renato come non si è mai visto

Si apre domani alla Pelanda del Macro di Roma, nel cuore del quartiere Testaccio, 'Zero', la prima grande retrospettiva su Renato Zero, tra gli appuntamenti più attesi di questo Natale capitolino. A 35 anni dagli eventi natalizi al tendone di Zerolandia, il geniale e trasgressivo artista tornerà a mobilitare centinaia e centinaia di fan. Non con un concerto (lo scorso anno ha riempito per un mese di seguito il Palalottomatica) bensì con un allestimento "monumentale e multisensoriale" che racconterà come mai prima d'ora l'artista più originale e provocatorio del nostro tempo e il magico legame arte-vita. I visitatori troveranno, fino al 22 marzo, negli spazi della Pelanda del Macro un mosaico di documenti, immagini, musica, costumi e cimeli per celebrare attraverso sei ambienti ad alta tecnologia le sue canzoni, le sue metamorfosi e le sue battaglie, e svelare attraverso materiale introvabile la parte ancora nascosta del suo inesauribile pianeta, che è arte e musica ma anche storia viva degli ultimi 40 anni.

Per ora Renato non ha concesso né interviste né dichiarazioni ufficiali e sembra voler viversi questo appuntamento da 'grande assente'. Zero "ci lascia però entrare -spiegano i curatori- nella sua officina, dove forgia la sua materia, rivelando i segreti dell’atto creativo, il processo con cui una sua canzone viene concepita, nasce e vive. Qui ci dimostra che ancora la scrittura può essere il luogo dove il coraggio e la grazia si abbracciano, nell’atto di una penna che scava la pagina vergine facendola sanguinare di stupore".

L'esposizione accende una luce inedita sull'opera di un artista irripetibile, che ancora è tutto da scoprire. Non è solo il cantante più originale e provocatorio del nostro tempo; è anche un testimone formidabile di quarant’anni di storia del nostro paese, dagli anni di piombo agli anni del vuoto di senso. Con le sue canzoni ha raccontato l’uomo, le sue maschere, gli ultimi. Ha sdoganato con decenni di anticipo temi come la pedofilia, la droga, il controllo delle menti, l’identità di genere. Ha inciso nel costume e nel linguaggio, ha creato una sua rete prima della rete, sempre libero da tessere politiche e schieramenti identitari, sessuali, culturali.

Ideata e curata da Simone Veneziano e prodotta da Tattica, Zero vede la direzione artistica e la scrittura dei testi di Vincenzo Incenzo. Progetto e allestimenti sono di N03!, la ricerca storica è opera di Fonopoli. Non un reliquiario, piuttosto uno spettacolo del cuore e della ragione, una celebrazione della differenza; un viaggio a ritroso dal cielo alla Montagnola (il quartiere di Roma dove Renato è cresciuto) dove l’uomo, l’artista e l’italia viaggiano insieme, alla ricerca della loro identità piu’ profonda.

Accompagna la mostra un volume pregiato che è catalogo e romanzo al tempo stesso e che attinge ad archivi finora inesplorati. Un libro d’arte e di vita, con straordinari contributi fotografici, che offre l’occasione di immergersi come mai prima d’ora nell’arte di Zero e in tutti gli scenari, gli incontri e gli eventi che l’hanno ispirata. Il catalogo è acquistabile all’interno del bookshop e online (VivaTicket) al prezzo di 25 euro.

L’hashtag che ha lanciato la mostra è già un cult e sta spopolando da diverse settimane su tutti i social; #ritornoazero ha chiamato a raccolta un’infinità di fan generando una retrospettiva parallela destinata a crescere e ad aprire scenari comunicativi inaspettati.

In occasione della retrospettiva “Zero”, l’associazione culturale Fonopoli ha indetto “Zero in letteratura, percorsi poetici e sociali di Renato Zero”, concorso per le Scuole sui temi e le canzoni di Renato Zero. Il concorso si rivolge agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado degli istituti di Roma e Provincia, chiamati ad analizzare un testo dell'Artista a scelta tra quelli proposti tramite commento scritto o elaborazione visiva (disegno o elaborazione al computer). I testi proposti e le tracce suggerite sono: “La favola mia” - Le nostre maschere, essere ed apparire; “La tua idea” - Disagi e opportunità nel mondo dei giovani; “Dal mare” - Storie di immigrazione e politiche di accoglienza; “Immi Ruah” - Ecumenismo e dialogo interreligioso; “Qualcuno mi renda l’anima” - I rischi della condizione infantile.

Le Scuole dovranno inviare gli elaborati degli studenti tramite posta elettronica certificata all’indirizzo associazioneculturalefonopoli@pec.it ovvero tramite posta raccomandata a Fonopoli, via Monza 10, 00182 Roma, entro le ore 13.00 del 31 gennaio 2015. Un Comitato Scientifico di Valutazione composto da Vincenzo Incenzo, scrittore e paroliere di molte canzoni di Zero, Malcom Pagani, critico musicale, e Marco Travaglio, giornalista di punta della stampa italiana, selezionerà i vincitori.

Al vincitore assoluto e alla sua Scuola di appartenenza andranno due premi del valore di 1000 euro ciascuno. Ai primi tre studenti classificati per ogni sezione verranno consegnati un diploma e il catalogo della mostra “Zero” in tiratura pregiata limitata. Sarà lo stesso Renato Zero, nel corso della cerimonia che si terrà a Roma presso la sede della retrospettiva “Zero”, a premiare i vincitori. Per maggiori informazioni e per scaricare il bando: www.fonopoli.net.

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