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Teatro: al Cilea di Napoli il recital sulla donna nella canzone partenopea

21 gennaio 2015 | 17.40
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Il giornalista, critico musicale e sceneggiatore Federico Vacalebre torna a scrivere per il teatro e porta in scena da domani a domenica, al Teatro Cilea di Napoli, la sua nuova creatura: un recital 'antimisogino' cucito addosso all'interpretazione della protagonista Monica Sarnelli

Teatro: al Cilea di Napoli il recital sulla donna nella canzone partenopea

Va in scena da domani a domenica al Teatro Cilea di Napoli 'Sirene, sciantose, malafemmene ed altre storie di donne veraci', "un recital antimisogino sulla donna nella canzone napoletana, sulle donne della canzone napoletana -come lo definisce l'autore Federico Vacalebre- che mette al centro una delle moderne protagoniste della canzone napoletana", ovvero Monica Sarnelli.

Testo, canzoni e videoproiezioni raccontano la città al femminile, e le sue donne. Femmene, malafemmene, mamme, puttane, figlie, trans. Con un filo narrativo ironico, in cui, a tratti, spuntano anche i ricordi personali di Monica, tra stralci di letteratura e teatro. Tra questi non manca un omaggio a Pino Daniele con 'Chillo è nu buono guaglione', una canzone "finta maschilista ma in fondo molto donna e anche femminiella".

Monica veste da sciantosa (ma la giarrettiera è fetish e nasconde una pistola alla Lara Croft), da bammenella, da primadonna postmoderna, da brava ragazza in jeans e maglietta: si cambia in scena, dietro un paravento, continuando il suo racconto. Al suo fianco un musicista elettronico/dj e una band. Poi un'attrice e una ballerina di flamenco. Fondamentale l’uso del mezzo video, tra immagini d'archivio, veri e proprio videoclip e sdoppiamenti d’azione tra il teatro e lo schermo ad alta definizione, unica scenografia in campo.

Canzoni famose, ma anche no, in qualche caso messe alla berlina, per raccontare il maschilismo insito nella canzone napoletana di ieri e di oggi. Arrangiamenti moderni, con un dj e un chitarrista a dettare la linea, che sanno di tradizione, ma anche di electroswing, di rap, di tango digitale, che portano ai giovani il repertorio e le storie di Gilda Mignonette, Ria Rosa, Angela Luce, Gloria Christian, Mirna Doris, Lina Sastri, Teresa De Sio, Giulietta Sacco... Anche di loro la Sarnelli parla e canta tra momenti duri, ma anche sentimentali, femministi, ma anche sensuali, e soprattutto ironici: il sorriso, la rabbia, la pancia, il sesso, il ritmo, la melodia saranno chiavi di volta di uno spettacolo che usa le radici per imparare a volare.

Dopo "Passione tour" e "Carosone, l'americano di Napoli", Federico Vacalebre, giornalista, critico musicale, saggista, esperto di canzone napoletana, sceneggiatore, continua a misurarsi con la scrittura teatrale e questa volta lo fa ritagliando il testo su misura di Monica Sarnelli. Uno spettacolo innovativo, capace di mostrare talenti dell'interprete finora nascosti, esaltando, nello stesso tempo, quanto da lei fatto finora nella sua carriera sempre verace e in grado di passare dai classici del passato remoto a quelli del passato prossimo. Uno spettacolo che rinnova del tutto il suo repertorio, ma poi riconsegna ai fans, nei bis, i suoi cavalli di battaglia, da "Un posto al sole" a "Chesta sera", dopo un viaggio al termine della melodia perduta che ci porta da "Era de maggio" a Pino Daniele, da "Passione" a "Ipocrisia", da "Preferisco il Novecento" a "Ninì Tirabusciò", tra amare verità e dolci bugie.

In scena la ballerina di flamenco Domina Andrias, l’attrice Martina Liberti, i musicisti Emidio Ausiello, Marco Di Palo, Ernesto Nobili e Alessandro Tumolillo, il dj Roberto Funaro. Lo spettacolo è diventato già disco che sarà disponibile sul mercato a fine febbraio su etichetta Graf Music.

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