L'attore e regista ha inaugurato il Sundance Festival, che lui stesso ha fondato 31 anni fa e che in questa edizione vedrà sfilare sul tappeto rosso una notevole presenza di star. Così, per le montagne di Park City, lo stato nordamericano dello Utah dove si svolge la kermesse, passeranno Ryan Reynolds e Sienna Miller in "Mississippi Grind"; Michael Fassbender, protagonista del western "Slow West", o Ewan McGregor, che da vita nientemeno che a Gesù Cristo in "Last Days in the Desert", del cineasta Rodrigo García, figlio del Nobel Gabriel García Márquez.
L'attore e regista Robert Redford ha inaugurato il Sundance Festival, che lui stesso ha fondato 31 anni fa e che in questa edizione vedrà sfilare sul tappeto rosso una notevole presenza di star. Così, per le montagne di Park City, lo stato nordamericano dello Utah dove si svolge la kermesse, passeranno Ryan Reynolds e Sienna Miller in "Mississippi Grind"; Michael Fassbender, protagonista del western "Slow West", o Ewan McGregor, che da vita nientemeno che a Gesù Cristo in "Last Days in the Desert", del cineasta Rodrigo García, figlio del Nobel Gabriel García Márquez.
Fino al 1mo di febbraio si vedranno inoltre "Nasty Baby", il nuovo lavoro del cileno Sebastián Silva ("La nana"); il dramma romantico "Brooklyn", interpretato da Saoirse Ronan; "I Am Michael", su un attivista gay che si converte in un pastore cristiano e che conta sulla presenza di James Franco, Emma Roberts, Zachary Quinto, o il documentario "Kurt Cobain: Montage of Heck", che promette molto materiale inedito sul leader del Nirvana. In totale, si vedranno 123 lungometraggi fra i quali il brasiliano "The Second Mother", di Anna Muylaert, l'unica pellicola ispanoamericana che compete quest'anno per il Premio come Miglior Film Straniero.