cerca CERCA
Martedì 16 Aprile 2024
Aggiornato: 15:53
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Sanremo, melodia e amore protagonisti sul palco dell'Ariston

23 gennaio 2015 | 16.59
LETTURA: 5 minuti

Melodiae amore sono il comune denominatore della sessantacinquesima edizione del Festival, con alcune incursioni nel rap e nel blues e un tocco di trasgressione che ormai a Sanremo non può mancare.

ARISTON FOTO : INFOPHOTO - INFOPHOTO
ARISTON FOTO : INFOPHOTO - INFOPHOTO

Melodia e amore sono il comune denominatore della sessantacinquesima edizione del Festival, con alcune incursioni nel rap e nel blues e un tocco di trasgressione che ormai a Sanremo non può mancare. Tra le venti canzoni in gara, ricorrenti sono i riferimenti al cielo, alle nuvole e al mondo senza dimenticare inferno e paradiso, Padreterno e Dio. Ad un primo ascolto dei 20 brani in gara, Marco Masini e Irene Grandi sembrano quelli che, per diverse ragioni, potrebbero toccare di più il cuore dei telespettatori.

Se Marco Masini con 'Che giorno è' lancia un appello alla sua lei a "vivere e rialzarsi. Vivere e ricominciare come la prima volta" chiedendole "che giorno è se ti accontenti di te e resti ancorata a tutti i desideri" Irene Grandi con 'Un vento senza nome', racconta di una figura femminile che se ne è andata e non è più tornata "non ti sei fermata, con il vento sei volata via dal quello che non è giusto e sei stata di parola. Questo vento non avrà padrone e non avrà governo. Questo vento senza amore attraverserà l'inverno".

Di sicuro impatto emotivo anche il pezzo di Gianluca Grignani 'Sogni infranti' dove "l'amore è un fiore che nasce, non conosce inverno" ma "in questo caos che diventa inferno io se fossi Dio avrei un sentimento come gli altri uomini o santi ingannati dai sogni infranti".

Sicuramente più dissacrante il brano proposto invece dal duo Biggio e Mandelli, che potrebbe rivelarsi una delle sorprese di questo festival. Sulle orme di Cochi e Renato i 'soliti idioti', con 'Vita d'inferno' si avventurano nel racconto di una vita "infame e ingenerosa, cumulo continuo di stress e patimenti", con un figlio che vuol vedere Peppa Pig in televisione e dove "se piove è sempre colpa del governo". In sostanza "una vita d'inferno " che porta solo alla "voglia di morire e andare a dire due parole al Padreterno", dopo aver considerato che "l'essere umano è un dono del creato ancor di più se penso che sono nato e sono vivo per la rottura di un preservativo". E quando il duo nomina una parola che, per metrica, fa rima con milioni, per volontà degli stessi, sul palco dell'Ariston scatterà un segnale sonoro che però non cancellerà il vocabolo dalla versione discografica."Io non so mai chi sono eppure sono io, anche se oltre il vetro per me non c'è mai un Dio", cantano Grazia Di Michele e Marco Coruzzi (Platinette) con 'Io sono una finestra'. Una interpretazione molto intimistica dove le due voci si alternano nell'interpretazione guardandosi in un ipotetico "specchio delle contraddizioni".

Un'altra delle sorprese di questa edizione del Festival potrebbe essere rappresentata da 'Il volo' con 'Grande amore'. Interpretazione classica su un tema altrettanto classico: "dimmi che non mi lascerai mai, dimmi che sei respiro dei giorni miei d'amore" cantano i tre giovani tenori. E restando sempre tra i giovani, Moreno, con 'Oggi ti parlo così' racconta la storia "di un ragazzo cresciuto sull'asfalto che punta in alto dove il cielo è blu cobalto". 'Libera', di Anna Tatangelo, è invece un invito a "sorridere alla pioggia mentre bagna e cade, guardare le paure bruciare dentro il sole e sentire che con te sono libera, libera come una nuvola nel vento che si dondola, unica come la luce della luna quando illumina". E mentre Malika Ayane con 'Adesso e qui' canta di un nostalgico presente fatto di "silenzi per cena, conoscersi e lasciarsi le mani non è quello che ci spetta" Chiara si chiede, con 'Straordinario' "se tu sei felice come me e se ti basta. Allora saliremo sopra il cielo a piedi nudi, mano nella mano, andiamo dritti fino in paradiso".Pezzo graffiante e di sicuro impatto quello di Nek, 'Fatti avanti amore': "Abbiamo gambe per fare passi e siamo fatti per amare" canta il Filippo Neviani "e abbiamo bocche per dare baci o meglio per assaggiarci". Insomma, sottolinea "siamo fatti per amare" mentre Alex Britti con 'Un attimo importante' osserva che "le parole sono come le nuvole, quando ci soffia il tempo si trasformano e diventano mille e se le porta via il vento".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza