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Teatro: Nada, 'Scompagine' è un po' come una seduta di psicanalisi

28 gennaio 2015 | 14.24
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La cantante interprete di successi come 'Ma che freddo fa' e 'Amore disperato' è in scena con un monologo-dialogo tragicomico in cui una donna schizofrenica, sola, di età avanzata, ma indefinibile, inchiodata a una poltroncina, "racconta e si racconta al pubblico, che in qualche maniera diventa un po' un interlocutore"

Teatro: Nada, 'Scompagine' è un po' come una seduta di psicanalisi

"...nel chiuso di una stanza una donna è in attesa di una operazione che dovrà cancellare dalla mente e dal cuore la visione di un'altra lei, la sua confidente allucinazione con cui ha da sempre un rapporto di affetto e di ostilità" Così scrive Nada Malanima ad incipit del suo 'Scompagine', un monologo (o è un dialogo, un soliloquio?) che lei stessa definisce anche "commedia drammatica" e che porterà in scena domani al teatro Puccini di Firenze.

Sulla scena: una donna sola, di età avanzata, ma indefinibile, inchiodata a una poltroncina. Evidentemente la sua, la preferita. "Non mi sento da sola sul palco - dice l'artista toscana all'Adnkronos - perché sono piena di questi racconti, di queste immagini, di queste visioni. E comunque a me piace lavorare da sola, è difficile trovare altre voci che si accordino con la tua. Mi piace prendermi tutte le responsabilità, nel bene e nel male". La protagonista di questo spettacolo si chiede e ci chiede: dove sono? E poi inizia a raccontare, di sé e tra sé, in un dialogo con una sé stessa che ama e detesta. Scorrono così le vicende di una storia, di una vita, la sua: amori e terrori, il padre di sua figlia e l'Uomo Nero (anzi, sono forse quattro), viaggi reali e viaggi immaginari, un "matrimonio spento", le cure, gli ospedali, le osservazioni sbrigative degli "psicoqualcosa".

E "tutto questo racconto diventa un po' una seduta di psicanalisi. In realtà il mio lavoro è sempre quello di percorrere un po' l'anima, lo spirito, la mente, i sentimenti delle persone - sottolinea la cantante interprete di successi come 'Ma che freddo fa' e 'Amore disperato' - Questo spettacolo è un viaggio nella mente un po' scompaginata di questa donna, che rivede le cose che fatte. Il tutto è un po' sopra le righe, visto che è schizofrenica, e quindi ha un rapporto con un'altra lei, un conflitto che vive da tanto tempo. E per questo la stanno curando, gliela vogliono portare via e lei in fondo non lo vuole perché la sente comunque una parte di lei".

Il regista Alessandro Fabrizi, a me ha subito fatto pensare a certi personaggi di Beckett

"La protagonista racconta la sua vita al pubblico, che in qualche maniera diventa un po' un interlocutore", sottolinea Nada che venerdì 30 gennaio sarà al Teatro del Ciliegio di Monterotondo Marittimo (Grosseto) e sabato 31 al Teatro dei Rassicurati di Montecarlo di Lucca. "Mi capita spesso sia quando faccio musica che le persone si sentano coinvolte in ciò che faccio", aggiunge l'artista che sul titolo dello spettacolo dice: "La parola 'scompagine' non esiste, mi è venuta nella scrittura. Credo che, senza farci un ragionamento, colpisca, ti dia il senso di qualcosa che va all'aria, che si espande".

"Con il suo testo Nada si offre un'occasione ghiotta: la vera e propria creazione di un personaggio, idiosincratico ed eccessivo, sopra le righe e umanissimo. A me ha subito fatto pensare a certi personaggi di Beckett, di cui mi pare proprio parente", dice dal canto suo il regista Alessandro Fabrizi che aggiunge: "Offre al pubblico la possibilità di fare conoscenza con questa donna straordinaria, che ci confronta con domande indimenticabili, con fantasie più che condivisibili e una immaginazione che rende vibrante tutto ciò che tocca, tutto ciò che sente o vede. Una vita vissuta e raccontata in un tono più acuto, ideale per la scena, per un teatro che voglia mostrare quel che tendiamo a nasconderci e ci dia l'occasione di aprire la nostra mente al mistero e il nostro cuore alla compassione per la creatura umana, questo curioso organismo da studiare per essere capito...".

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