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Serata revival a Sanremo con le cover dei Big

12 febbraio 2015 | 21.24
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La terza serata del Festival di Sanremo di Carlo Conti, già candidato ad un bis per il 2016 dopo i risultati d'ascolto ottenuti finora, è all'insegna della tradizione con i Big in gara chiamati ad omaggiare la storia della canzone popolare italiana con l'esecuzione di cover di brani celebri. Risate per il 'viperetta' Massimo Ferrero. Ospiti anche gli Spandau Ballet e i Saint Motel. Collegamento con Samantha Cristoforetti

(Infophoto) - INFOPHOTO
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La 'Rip-parade' e il matrimonio gay di Luca&Paolo scuotono la serata revival del festival di Sanremo, che incorona Nek con la sua versione di 'Se telefonando' vincitore dell'inedito Premio Cover. I due comici portano all'Ariston una canzone che sbeffeggia la tv del 'caro estinto', filone a cui anche il Sanremo ha pagato diversi tributi, e poi si sposano sul palco dell'Ariston, che questa sera, per il quarto capitolo del Festival di Carlo Conti, ospiterà la sfida finale tra le Nuove Proposte e la semifinale dei Big.

"Quando un grande artista passa a miglior vita, fa senso perché non te lo aspetti. Ma già in televisione cominciano gli omaggi, tg, 'Vita in diretta' e poi Giletti e pure qui a Sanremo si canta 'Il carrozzone'. Commemora anche Fazio, officia Gramellini", cantano i due prima di elencare una serie di 'Ciao' di dedicati appunto ad artisti scomparsi. "Ciao, Iannacci, ciao Ivan Graziani, ciao Battisti" per arrivare a "ciao Pino, o Mango o Daniele vedi te". I due non mancano di scherzare naturalmente sul festival, su "Arisa fuori sincrono" che sembra la Cristoforetti sullo spazio e sul vestito di Emma "che sembrava la Clerici". E poi Rocio, che piace "perché ha una storia con un grandissimo attore", dice Luca. "No no -interviene Paolo- è fidanzata con Raoul Bova".

Passata da poco mezzanotte, Luca&Paolo tornano sul palco con uno sketch sui matrimoni gay che gioca su tutti i luoghi comuni legati alle grane da matrimonio ma vissuti come grandi conquiste dalla comunità omosessuale.

Luca nel ruolo dell'innamorato un po' appiccicoso e Paolo in quello del coniuge un po' perplesso. "Pensa a tutti i diritti che abbiamo conquistato -dice Luca- lo sai che se finisco in ospedale tu mi devi accudire? Lo sai che da questo momento se tu muori io eredito? Lo sai che passeremo tutto il tempo insieme?", elenca entuasiasta. "D'ora in poi basta con Facebook", aggiunge. "Ma lì ci vado per ridere ", replica Paolo. "Basta ridere: abbiamo conquistato il diritto di smettere di ridere", dice convinto Paolo. Poi interviene la voce fuori campo del sindaco che li sposa. Dopo il sì Luca commenta raggiante: "Ti amo". E il neosposo Paolo conclude: "Ma vaff....!"

Il terzo capitolo del Sanremo di Carlo Conti, già candidato ad un bis per il 2016 dopo i risultati d'ascolto ottenuti finora, è all'insegna del revival con i Big in gara chiamati ad omaggiare la storia della canzone popolare italiana con l'esecuzione di cover di brani celebri. Si va da 'Rose Rosse', il brano del 1969 di Massimo Ranieri con cui Raf apre la 'sfilata storica', a 'Sarà per te' di Francesco Nuti, con cui Marco Masini la chiude. Grande la varietà musicale dei brani scelti e riarrangiati dagli artisti: si va dal beat al pop, al cantautorato, con la riscoperta di alcune chicche poco frequentate. Alcune performance sono accompagnate da allestimenti e coreografie molto teatrali.

Ma l'apertura della serata è ancora per le Nuove Proposte, con il secondo girone della sfida a torneo che vede contrapposti nel primo duello Giovanni Caccamo e Serena Brancale e nel secondo Amara e Rakele. Il voto delle giurie premia Caccamo e Amara. Escono così di scena Serena Brancale e Rakele.

Prima dell'inizio c'è spazio per un piccolo 'giallo' Arisa. "Arisa non c'è, ha avuto un piccolo incidente ma ci sarà domani sera", dice Carlo Conti nel tradizionale collegamento dall'Ariston con Vincenzo Mollica durante il Tg1, alimentando la suspance sulla presenza o meno della vincitrice del festival 2014 nella terza serata del Festival. Ma Conti, in compagnia di Emma sul balcone dell'Ariston ai microfoni del Tg1, si riferiva solo all'assenza dal collegamento con il Tg1, come chiarisce subito il direttore di Rai1, Giancarlo Leone. E infatti Arisa entra in scena, spiegando di aver avuto un problema al ginocchio, per aver "fatto snowboard su venti scalini".

Risolto il giallo, entra nel vivo la competizione nostalgica. I 20 artisti sono divisi in blocchi di quattro: del primo blocco fanno parte Raf con 'Rose Rosse' di Ranieri, Irene Grandi con 'Se perdo te' di Patty Pravo, Moreno con 'Una carezza in un pugno' di Adriano Celentano e Anna Tatangelo con 'Dio come ti amo' di Domenico Modugno; del secondo Biggio e Mandelli con 'E la vita la vita' di Cochi e Renato, Chiara con 'Il volto della vita' di Caterina Caselli, Nesli con 'Mare mare' di Luca Carboni e Nek con 'Se Telefonando' di Mina; del terzo i Dear Jack con 'Io che amo solo te' di Sergio Endrigo, Grazia Di Michele e Platinette con 'Alghero' di Giuni Russo, Bianca Atzei con 'Ciao amore ciao' di Luigi Tenco e Alex Britti con 'Io mi fermo qui' dei Dik Dik; del quarto Lorenzo Fragola con 'Una città per cantare' di Ron, Il Volo con 'Ancora' di Edoardo De Crescenzo, Annalisa con 'Ti sento' dei Matia Bazar e Lara Fabian con 'Sto male' di Ornella Vanoni;d el quinto Gianluca Grignani con 'Vedrai vedrai' di Luigi tenco, Nina Zilli con 'se bruciasse la città' di Massimo Ranieri, Malika Ayane con 'Vivere' di Vasco Rossi e Marco Masini con 'Sarà per te' di Francesco Nuti. Dopo le prime votazioni i cinque finalisti risultano Moreno, Dear Jack, Nek, Il Volo, Marco Masini. E nel televoto finale prevale Nek.

Gli ospiti più attesi della terza serata del festival sono sul fronte comico Luca & Paolo e su quello musicale gli Spandau Ballet, che tornano all'Ariston dopo 30 anni (furono ospiti nel 1985) con un medley dei loro successi 'Through the barricades/Gold/True', e i Saint Motel, che sul palco dell'Ariston ritirano il disco di platino per 'My type'. Per la prima volta poi il festival ha un ospite 'extraterrestre', grazie ad un collegamento con l'astronauta Samantha Cristoforetti, chiamata a giocare dallo spazio al gioco-tormentone del festival 'tutti cantano Sanremo' (sceglie 'Luce' di Elisa) così come il patron della Sampdoria e imprenditore cinematografico Massimo Ferrero, noto con il soprannome di 'viperetta'. Ferrero si presenta all'Ariston offrendo un intervento da comico (tanto che Conti lo paragona all'imitazione di Crozza), con la sua parlata con forte inflessione romana. Quando Conti gli chiede quale sia la sua canzone di Sanremo preferita, lui risponde 'Vita Spericolata' e inizia a cantare cambiando la prima strofa in "voglio una vita come nei miei film". Il conduttore lo interrompe dopo avergliela fatta accennare e lui reagisce: "Ma che già me cacci?".

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