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Tv: da mercoledì su Raidue torna The Voice

23 febbraio 2015 | 15.43
LETTURA: 4 minuti

Con J-Ax, Piero Pelù e Noemi, una poltrona per due: se la divideranno Roby e Francesco Facchinetti per 14 puntate alla ricerca di un nuovo talento da lanciare nel panorama musicale italiano

The Voice - Foto Adnkronos
The Voice - Foto Adnkronos

Torna, da mercoledì prossimo su Raidue, The Voice. Rispetto allo scorso anno, questa terza edizione vedrà, oltre ai tradizionali coach J-Ax, Noemi e Piero Pelù, la coppia formata da Roby e Francesco Facchinetti, che si divideranno una poltrona per due, con un unico 'pulsantone' e quindi una sola possibilità di decisione. Alla conduzione del programma, realizzato negli studi del Centro di Produzione Tv Rai di Milano, confermati Federico Russo e Valentina Correani, quest'ultima nelle vesti di V-Reporter.

Un'altra novità del programma rispetto alle due passate edizioni sono le ' Blind audition blind': alcuni interpreti, non tutti ma solo in alcuni casi particolari, non verranno mostrati in alcun modo non solo ai coach ma anche al pubblico in sala e a casa. Si esibiranno nascosti dietro una tenda speciale e solo dopo la loro performance, la tenda cadrà e tutti potranno vedere chi si è esibito.

"Abbiamo novanta secondi per decidere -ha sottolineato Roby Facchinetti durante la presentazione del programma alla stampa- ed essere padre e figlio ci aiuta. In pochissimo tempo, infatti, riesco a capire cosa Francesco sta pensando e quindi decidere su cosa fare. Certo -ha aggiunto- accadrà anche per qualche volta uno si debba fidare dell'altro".

"Mio padre -ha aggiunto Francesco Facchinetti- è uno 'schiacciatore' molesto, schiaccia il pulsante sempre, a prescindere. Con lui ho condiviso solo due esperienze: le pagelle scolastiche, sempre negative, e la partecipazione a Sanremo, anche questa andata malissimo. Spero vada meglio questa volta".

Quanto al fatto che in due si ritrovino, in pratica, a sostituire Raffaella Carrà, quarto coach lo scorso anno, "hanno dovuto prendere un coach forte, forte, forte al suo posto, cioè mio padre, ha aggiunto con un velo di polemica nei confronti della trasmissione condotta dalla Carrà, costretta chiudere con due puntate di anticipo.

A chi fa osservare come, di fatto, Roby Facchinetti alzi la media dell'età della trasmissione, il componente dei Pooh spiega che, il suo contributo, sarà tutto concentrato "sull'esperienza. Credo di avere la sensibilità giusta per capire se una voce ha del talento vero, delle qualità per meritarsi questo stage. Una esperienza, la mia -ha sottolineato- dedicata da sempre alla musica e per questo sarò concentrato esclusivamente sulla vocalità degli interpreti". (segue)

Per Piero Pelù, che non manca di polemizzare con la casa discografica legata al programma che, a suo dire, non valorizzerebbe i talenti usciti dalla trasmissione, l'edizione di quest'anno sarà "laica ma spirituale. Tra i cantanti in gara, infatti, ci sarà anche una ragazza triestina che fa parte di una comunità celtica sparsa sulle Alpi".

Dopo la vittoria di Suor Cristina, per J-Ax "si può portare a termine uno spettacolo anche senza l'intervento divino". E quest'anno, si ripromette "troveremo personaggi talmente forti che riusciranno a scalare le classifiche dei dischi", contrariamente a quanto non si è riusciti a fare nelle passate edizioni.

Ma per scalare le classifiche, gli fa eco Noemi "ci vuole un progetto, anche discografico, mentre il nostro ruolo si ferma qui. Noi -ha sottolineato- facciamo emergere i talenti, poi però ci vuole anche un loro preciso impegno sul campo da parte loro".

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