Così il regista e sceneggiatore canadese, premio Oscar nel 2006 per 'Crash', racconta cosa ha ispirato il suo ultimo film (in uscita il 2 aprile nelle sale italiane) girato quasi interamente nel nostro Paese. Nel film anche Scamarcio: "E' stato molto divertente lavorare con lui", ha rivelato il cineasta, a Roma per dirigere due esclusive master Class di recitazione al Teatro Golden
Un omaggio al cinema italiano degli anni Sessanta e Settanta, "quello di Pasolini e di Antonioni", che hanno "ridefinito completamente la mia idea di fare cinema". Così il regista e sceneggiatore Paul Haggis, premio Oscar nel 2006 per 'Crash', racconta cosa ha ispirato 'Third person', il suo ultimo film (in uscita il 2 aprile nelle sale italiane) girato quasi interamente in Italia. "Non è un segreto che l'Italia sia il paese che preferisco: ogni scusa è buona per venire, o per girarci un film", ha detto il cineasta candese, a Roma per dirigere due esclusive master Class di recitazione al Teatro Golden i cui proventi verranno interamente devoluti ad 'Artists for Peace & Justice', un'organizzazione no profit che, nel caso specifico, li utilizzerà per costruire delle scuole per i poveri di Haiti.
'Third Person', nel cui cast lo sceneggiatore di 'Crash' e di 'Million Dollar Baby' ha voluto attori come Liam Neeson, Mila Kunis, Olivia Wilde e gli italiani Vinicio Marchioni e Riccardo Scamarcio, "inizia come un'esplorazione dell'amore attraverso tre storie diverse, che analizzano tre momenti differenti dell'amore: l'inizio di una storia, il 'durante' e il momento della fine", racconta Haggis. Ma durante la scrittura il processo creativo si è modificato: "Nel film Liam Neeson interpreta uno scrittore, e il film racconta quello che noi scrittori siamo disposti a fare pur di creare: arriviamo ad uccidere. Quindi nasce come un film sull'amore ma in realtà è un film sul processo creativo", rivela il regista.
Che racconta anche come è stato lavorare con l'italiano Riccardo Scamarcio, voluto nel cast dalla coproduttrice Moran Atias: "Lui è molto divertente", dice Haggis, che ha girato il suo film ambientandolo in tre città, Parigi, New York e Roma, ma l'ha girato quasi interamente nella Capitale. Nella pellicola, Scamarcio interpreta un barman il cui sogno sarebbe stato quello di diventare come Francesco Totti: "Gli ho chiesto di fare questa parte - racconta il regista- perché lui ha spesso interpretato ruoli romantici, mentre io volevo fargli fare un personaggio comico".