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La Rai valuterà se emettere bond, intanto si impegna ad una maggiore trasparenza

18 marzo 2015 | 20.53
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Il 19 marzo sul tavolo del Cda di Viale Mazzini la lettera con cui il ministro Padoan autorizza l'Azienda ad emettere bond per convertire l'indebitamento con un tasso di interesse più favorevole. Mentre la Commissione di Vigilanza approva una risoluzione che rende pubblicabili sul sito di Camera e Senato le risposte date dalla Rai ai commissari

Il Cavallo Rai - Infophoto
Il Cavallo Rai - Infophoto

La Rai potrebbe emettere presto bond. Il cda di Viale Mazzini esaminerà la lettera con cui il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan autorizza l'Azienda a valutare l'opzione finanziaria per convertire l'indebitamento con un tasso di interesse più favorevole . Nella stessa riunione saranno ascoltati anche i vertici di Raiway e si parlerà anche del caso Gatti: la consigliera indipendente di Raiway, Anna Gatti, è stata infatti denunciata da una società americana, la Loop Al Labs, per aver falsificato il proprio curriculum.

Oggi intanto una risoluzione, approvata dalla Commissione di Vigilanza Rai, ha introdotto nuove regole nei rapporti con Viale Mazzini che fanno scricchiolare il muro della riservatezza che ha custodito, finora, i contenuti delle risposte date dalla Rai al Parlamento e precisamente alla Commissione di Vigilanza. Tante le novità inserite nei 5 articoli della delibera, prima fra tutte la pubblicazione integrale sul sito della Camera e del Senato delle segnalazioni e dei quesiti rivolti alla Rai dai commissari della Vigilanza, oltre che delle relative risposte da parte dell'Azienda.

Un'apertura che incontra un solo limite, come si evince dall'articolo 4, comma3: "Qualora la società concessionaria evidenzi la sussistenza di peculiari esigenze di riservatezza, l’Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, assume le conseguenti deliberazioni". Un limite, che però sarà compito dell'Ufficio di Presidenza della commissione di Vigilanza decidere di rispettare. Il cambiamento, in ogni caso, è nei fatti: finora le risposte restavano nei cassetti dei singoli commissari, in assenza di questa risoluzione.

Ma c'è dell'altro. Gli articoli fissano in 15 giorni il tempo massimo entro cui la Rai dovrà rispondere alle interrogazioni della Vigilanza e stabiliscono che le risposte dovranno essere puntuali ed esaustive . In particolare, le risposte a quesiti e segnalazioni "sono rese per iscritto dal presidente del consiglio d’amministrazione o dal direttore generale o da altro dirigente da loro delegato e pervengono alla Commissione".

La risoluzione prevede poi che ai commissari sarà consentito presentare quesiti a risposta immediata in commissione, il cosiddetto 'question time' già vigente nelle Aule di Camera e Senato. A tal proposito, più in dettaglio, lo svolgimento dei quesiti a risposta immediata "ha luogo di norma un mercoledì al mese"; per la società concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo, "rispondono il presidente o il direttore generale", avendo a disposizione non oltre cinque minuti; infine, il presentatore di ciascun quesito o, in sua assenza, un altro componente appartenente al medesimo gruppo, "hanno facoltà di illustrarlo per non oltre tre minuti"; stessa durata deve avere anche l'eventuale replica.

Infine il Presidente della Commissione dovrà informare l'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei Gruppi, dell'eventuale palese ritardo o rifiuto di rispondere, per le conseguenti valutazioni. La delibera approvata oggi "ha valore di atto di indirizzo nei confronti della società concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo nelle parti in cui impegna la società stessa". Insomma la Rai deve tenerne conto.

Soddisfatto il presidente della Vigilanza Rai Roberto Fico: "Abbiamo appena approvato una risoluzione, di cui sono relatore, che permetterà di migliorare l’organizzazione dei lavori della Commissione di vigilanza Rai, puntando ad una sempre maggiore #trasparenza e stabilendo tempi certi per le risposte della Rai ai quesiti presentati dai commissari". Convinto della strada intrapresa oggi dalla risoluzione l'esponente del Pd, Michele Anzaldi, commissario in Vigilanza: "Mi sembra un passo avanti verso la trasparenza, l'efficienza della Rai e l'attività ispettiva che ha la commissione di vigilanza, nel rispetto delle sue competenze". Di particolare importanza per Anzaldi la pubblicazione sul sito della Camera e del Senato delle risposte date dalla Rai alla Vigilanza: "l'obiettivo di questa previsione - spiega - è cercare di avere risposte concrete. Finora, infatti, le risposte che abbiamo avuto non sono state notiziabile, insomma aria fritta, del genere 'vedremo, faremo'".

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