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Cinema: Detassis, per Festa di Roma penso a Tom Hanks

26 marzo 2015 | 17.23
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Il presidente della Fondazione Cinema per Roma 'confessa' i suoi desideri per schermi e red carpet della kermesse capitolina che si terrà dal 16 al 23 ottobre prossimi, e cita anche Spielberg ed Eastwood /Guarda la videointervista

Piera Detassis, presidente della Fondazione Cinema per Roma (Foto Infophoto)
Piera Detassis, presidente della Fondazione Cinema per Roma (Foto Infophoto)

Piera Detassis, presidente della Fondazione Cinema per Roma, per la prossima Festa del Cinema di Roma, nome recuperato con questa edizione, vorrebbe avere in passerella "sicuramente le figure più grandi che ancora non abbiamo visto a Roma, da Spielberg a Clint Eastwood, penso a Tom Hanks che tra l'altro girerà prossimamente in Italia". Detassis lo ha 'confessato' all'AdnKronos, aggiungendo: "La statura dei protagonisti che vorrei è sicuramente questa e poi voglio vedere tutta una nuova, importante generazione, non dimenticate che qui abbiamo lanciato la saga di Twilight". Insomma l'obiettivo della sua presidenza, quanto alla Festa, è coniugare "la grande tradizione del cinema e la giovinezza".

La Fondazione invece punta a "far durare il lavoro della festa, l'alone della festa lungo tutto l'anno. La Fondazione Cinema per Roma deve sviluppare compiutamente il suo nome, non può lavorare solo per gli otto giorni della festa (due in meno della scorsa edizione, ndr), deve lavorare per lo sviluppo, il sostegno, possibilmente la celebrazione del cinema nella città che è il simbolo del cinema. Collaborando con l'industria, con le istituzioni, con le varie realtà locali".

Quanto alle risorse, da sempre uno dei nodi della kermesse cinematografica romana, "noi abbiamo un bilancio previsionale in linea con il precedente, anzi con qualcosa in più, e abbiamo anche dei progetti che serviranno a incrementare le risorse -afferma Detassis- Il bilancio parla di 8 milioni 900mila euro. Tutto dipende dall'equilibrio fra le risorse messe a disposizione dai soci fondatori, circa la metà, e quello che le industrie, le aziende che hanno sempre accompagnato il festival decideranno di investire. Questo investimento dipende molto, dall'immagine che riusciremo a dare, dalla comunicazione che riusciremo a fare nei prossimi mesi. Comunque alle aziende 'Festa' piace molto più di più di 'Festival'".

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