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Taranta: Manzanera incontra cantore salentino 90enne

28 marzo 2015 | 21.12
LETTURA: 3 minuti

Il chitarrista rock di fama mondiale, nuovo maestro concertatore del festival 'La Notte della Tanranta', ha incontrato a Melpignano uno degli ultimi cantori della tradizione musicale salentina, pastore, contadino, voce e fisarmonica (GUARDA IL VIDEO)

L'incontro tra Phil Manzanera e Giovanni Avantaggiato
L'incontro tra Phil Manzanera e Giovanni Avantaggiato

Phil Manzanera e Giovanni Avantaggiato. Un chitarrista rock di fama mondiale e uno degli ultimi cantori della tradizione musicale salentina, pastore, contadino, 90 anni, voce e fisarmonica.

I due si sono incontrati questa mattina a Melpignano (GUARDA IL VIDEO), centro che ospiterà il 22 agosto il concertone della Notte della Taranta. “La pizzica - ha detto Avantaggiato – è il vero elisir di lunga vita”. Manzanera, nuovo maestro concertatore del festival, ha assistito all’esecuzione dal vivo di “Diàvica”, cantata da Avantaggiato in grico, un brano che descrive un innamoramento fulmineo. Come quello dell’artista britannico per il Salento, fatto di cento campanili. “Il suono di questa terra – ha osservato Manzanera – è anche quello suggestivo delle sue campane, questo suono potrebbe aprire il concertone”. Accompagnato da Sergio Blasi, della fondazione La Notte della Taranta, e dal direttore artistico Sergio Torsello, Manzanera ha voluto visitare le strade e le piazze del piccolo centro della Grecìa salentina, rimanendo incantato davanti alla facciata dell’ex convento degli Agostiniani. Il co-produttore dei Pink Floyd svolgerà una prima sessione di prove a Zollino alla fine di aprile. “Ho ascoltato più di cento canzoni della tradizione e registrazioni della ricerca sul campo di Alan Lomax. In uno dei testi registrato da Lomax ho trovato un legame con la musica cubana e certamente farà parte del concertone. Ci saranno molte sorprese.”

Giovanni Avantaggiato ha accompagnato per tantissimi anni con il suo organetto il violinista terapeuta del rituale legato al tarantismo salentino, il barbiere di Nardò Luigi Stifani. Protagonista insieme a Uccio Aloisi e Uccio Bandello dei riti legati alla Pasqua, si spostava nei paesi della Grecìa salentina per cantare la Passione in lingua grica. Con le “strine”, canto di buon augurio, a piedi raggiungeva le masserie nelle campagne del Salento per allietare le serate dei contadini in cambio di un pezzo di formaggio, uova e pane. Con la moglie Angela e il figlio Rocco oggi accoglie i turisti nella sua masseria eseguendo i “canti a sdegno”, gli stornelli e le pizziche della tradizione.

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