Il regista canadese che diede vita al rivoluzionario documentario del 1964 su un gruppo di bambini britannici, è morto all'età di 83 anni. Il figlio Matthew ha spiegato che la causa della morte è legata alle complicazioni seguite ad un recente infarto
Paul Almond, il regista canadese che diede vita al documentario rivoluzionario 'Seven Up!' su un gruppo di bambini britannici, è morto all'età di 83 anni. Il figlio Matthew ha spiegato che la causa della morte è legata alle complicazioni seguite ad un recente infarto. Il documentario televisivo del 1964, della durata di 40 minuti e in bianco e nero, poneva a 14 ragazzini inglesi (10 uomini e 4 donne) di diverse classi socio-economiche una serie di domande di domande su famiglia, classe, religione, felicità, amore e loro aspirazioni da adulti. In seguito dal documentario nacque la serie 'Up', per iniziativa di uno dei ricercatori che aveva collaborato al film originale e che ha seguito i protagonisti fino alla mezza età intervistandoli ad intervalli di 7 anni. Cosi' furono prodotti dei sequel con gli stessi ragazzi a 14 anni (nel 1970), poi a 21 anni (nel 1977) e infine nel 2012 è stato realizzato '56 Up', dove i protagonisti ormai adulti parlavano di lavoro, di matrimonio e paternità.
Tornato in Canada, Almond ha scritto e diretto una trilogia di film su temi mistici, 'Isabel' (1968), 'The Act of the Heart' (1970) e 'Journey' (1972), interpretati dalla sua seconda moglie Genevieve Bujold con la quale è stato sposato del 1967 al 1973. Ha anche diretto una versione di Macbeth con protagonista un giovane Sean Connery per la televisione canadese nel 1961 ed alcuni episodi di 'Alfred Hitchcock Presenta'. Il regista - che aveva studiato all'Università di Oxford - ha anche diretto numerosi altri film e tanti programmi televisivi inglesi per la Bbc ed altri broadcaster e produttori. Almond era stato insignito del titolo di Ufficiale dell'Ordine del Canada nel 2003, ma si era ritirato a vivere a Malibu, in California.
