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Teatro: 'Billy Elliot', esordio al Sistina per il musical made in Italy

29 aprile 2015 | 17.46
LETTURA: 5 minuti

Debutta il 5 maggio a Roma lo spettacolo prodotto da Massimo Romeo Piparo che firma, oltre alla regia originale, anche l'adattamento italiano. A interpretare il ragazzino che ama la danza in una Inghilterra bigotta targata Tatcher è Alessandro Frola, 14 anni, che vanta un curriculum da piccola étoile. Il regista: "In lui ho trovato un bambino che ama la danza e che non cerca solo il successo". E annuncia la nascita di un'Accademia per giovani talenti

Alessandro Frola, nel ruolo di BIlly (Foto di Antonio Agostini)
Alessandro Frola, nel ruolo di BIlly (Foto di Antonio Agostini)

Un sogno che si sta avverando: per il regista Massimo Romeo Piparo, che completa una trilogia iniziata con 'Full Monty' e proseguita con 'Jesus Christ Superstar'; per Alessandro, Christian, Simone, i giovani protagonisti di ' Billy Elliot', il musical che debutta il prossimo 5 maggio al Teatro Sistina di Roma (Guarda il video).

"Credo che questo spettacolo arrivi al momento giusto", ha detto durante la presentazione Piparo, che firma anche l'adattamento italiano, "questa è la storia di un sogno, di una speranza, quella di Billy. E sebbene sia ambientato negli anni Ottanta è ancora tristemente attuale - ha sottolineato - sugli uomini che ballano infatti ci sono ancora tanti equivoci. E' vero che la danza è ormai considerata un'arte, ma ancora adesso un bambino viene spinto più verso il calcio. Come il protagonista al quale il padre vuol fare il pugile, perché è uno sport più maschio".

Lo spettacolo è basato sull'omonimo film di Stephen Daldry, dal quale è stato tratto 'Billy Elliot The Musical' che ha debuttato nel West End nel 2005 per poi approdare a Broadway. A interpretare nella versione made in Italy il ragazzino che ama la danza in una Inghilterra bigotta targata Tatcher è Alessandro Frola, 14 anni, che vanta un curriculum da piccola étoile.

Alessandro ai call back, che l'Adnkronos ha seguito

Sguardo tenero e sorriso dolce, Alessandro ha delle doti straordinarie. Figlio di ballerini, ha iniziato a studiare danza a tre anni e il suo sogno è continuare a ballare, "perché quando danzo sono felice". Il suo idolo è il ballerino cubano Carlos Acosta e il suo sogno è interpretare il Principe del Lago dei Cigni: "Mi immagino in futuro a prendere applausi in teatro". E nonostante nel suo curriculum ci siano già il Royal Ballet di Londra e l'American Ballet di New York, il Billy italiano ammette di essere spaventato da questa nuova avventura che lo vede per la prima volta anche cantare e recitare: "Devo dire che cantare 'Electricity' ('Pura energia' nella versione italiana, ndr) mi spaventa". Preso in giro sin da piccolo per questa sua passione per la danza, al 14enne di Parma piace molto stare con gli amici: "Il calcio non mi piace ma quando sto con loro faccio il tifo per l'Inter".

"Alessandro ha la danza nel dna, è vero - ha sottolineato Piparo - Io cercavo un bambino che avesse dentro questa passione e che non inseguisse esclusivamente il successo. E in lui ho trovato proprio questo. Così come Simone (Romualdi, che interpreta Kevin e il Billy del secondo cast, ndr) entrato lo scorso anno all'Accademia nazionale di Danza. E Christian, (Roberto, che interpreta Michael, ndr), un bambino solare. Anche il fatto che tra loro non ci siano gelosia né rivalità ma regni l'armonia, è una dimostrazione di questo".

Nel caso di 'Full Monty' Piparo scelse di riambientarlo in Italia, così non è invece per Billy Elliot: "Non mi sono proprio posto il problema - ha affermato - non c'è stato nessun vincolo, è stata una scelta: volevo raccontare l'Inghilterra di quegli anni". Quanto alle musiche, riadattate, "le ho mandate al cast di Elton John che le ha vagliate. Comunque - ha sottolineato - anche se sono rimasto fedele all'originale in tutto, penso comunque di aver inserito qualcosa di nostro, di italiano intendo, un'anima più calda".

"Questo è uno spettacolo pieno di valori, che spero possa rinnovare il pubblico del musical, attirando i bambini, e confermare quella fascia più adulta che già lo segue", ha poi aggiunto il regista annunciando un'Accademia per giovani talenti.

"Qui al Sistina vogliamo portare avanti questo progetto per i più piccoli, per giovani performer. Creeremo questa Accademia, con i corsi di canto, danza e recitazione che avranno luogo nel pomeriggio non in teatro ma in altri locali - ha sottolineato Piparo - Stiamo mettendo a punto anche due borse di studio per dare la possibilità di accedervi anche a chi non ha la possibilità di mantenere un figlio a Roma".

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