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Musica: Ligabue e gli altri, ormai è tour continuo

08 maggio 2015 | 11.17
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La crisi della vendita dei dischi ha spostato il business sul live. E moltissimi artisti sono ormai in tour tutti gli anni. Gianmarco Mazzi: "L'Italia come il resto del mondo, l'80% del fatturato oggi viene dai live. Anche su queste basi ho rilanciato l'Arena di Verona nel pop". Maurizio Salvadori (Trident): "Il futuro è live ma manca il ricambio generazionale e i talent non servono, se non a creare materiale per psicanalisti"

di Antonella Nesi

(foto Infophoto) - INFOPHOTO
(foto Infophoto) - INFOPHOTO

di Antonella Nesi

Chi c'è in tour quest'estate? Forse è più breve la lista di chi non c'è. La crisi della vendita di dischi e gli scarsi introiti che arrivano agli artisti dai servizi in streaming (Spotify, Deezer, Youtube) hanno reso l'attività live la più importante fonte di reddito per la stragrande maggioranza dei musicisti e ormai anche i più grandi sono in tour con una frequenza impensabile solo qualche anno fa.

L'esempio più lampante di queste ore è quello di Ligabue che dopo un tour in tre fasi, che ha toccato prima gli stadi, poi i teatri e da ultimo i palasport, ha annunciato il concerto più lungo della sua carriera nella megarena di Campovolo, per il 19 settembre, dove eseguirà per intero due dei suoi primi album, 'Ligabue' del 1990 e 'Buon compleanno Elvis'. Ma quella dei concerti-revival (l'ha fatto Pino Daniele con 'Nero a metà', diventato poi vero e proprio tour, Antonello Venditti con ''70-'80- Ritorno al futuro', lo farà il 22 settembre Francesco De Gregori con 'Rimmel' all'Arena di Verona) è solo una delle espressioni della grande creatività ora indirizzata all'attività live, in cerca di concerti 'diversi' che diano a fan e spettatori curiosi un altro motivo per comprare il biglietto. Così c'è chi si è inventato dei 'doppi tour', con l'alternanza di date rock e date acustiche (come Carmen Consoli già cinque anni fa) o con due show diversi in ogni città (Elisa nel 2011 con le date 'Acqua' e 'Fuoco').

Ma al di là delle considerazioni qualitative quello che salta agli occhi è l'aspetto quantitativo. Il numero di concerti non solo estivi è notevolmente aumentato. E anche una superstar come Vasco Rossi riempie stadi ogni estate da tre anni: tornato sul palco dopo la malattia che lo aveva costretto due anni prima ad interrompere il tour, il Blasco ha fatto 7 concerti nel 2013 (tra Torino e Bologna), 7 nel 2014 (tra Roma e Milano) e quest'anno raddoppia con 14 date dal 7 giugno al 13 luglio che toccheranno gli stadi di Bari, Firenze, Milano, Bologna, Torino, Napoli, Messina e Padova. Altri due artisti italiani si apprestano ad andare in tour negli stadi Jovanotti (12 date) e Tiziano Ferro (8 date) e il loro esordio è fissato nello stesso giorno: sabato 20 giugno, per il primo ad Ancona e per il secondo a Torino.

Mazzi, "l'Italia come il resto del mondo, l'80% del fatturato viene dal live"

Tra estate ed autunno arriveranno anche gli Ac/Dc (Imola il 9 luglio), gli U2 (stadio Olimpico di Torino il 5 e 6 settembre e poi di nuovo in tour nell'estate 2016), Madonna (19, 21 e 22 novembre a Torino). E tante altre saranno le star che animeranno i festival estivi di tutta Italia. Il solo Rock in Roma, diventato ormai tappa obbligata per i grandi artisti in tour mondiale od europeo, ospiterà tra gli altri: Sam Smith, Robbie Williams, Chemical Brothers, Stromae, Muse, Linkin Park, Noel Gallagher's High Flying Birds, Lenny Kravitz, Alt J ma anche Fedez, J-Ax, Litfiba, Fabi-Silvestri-Gazzè, tutti attualmente in tour.

"Quello che succede in Italia è quello che succede nel mondo. L'80% del fatturato degli artisti musicali viene ormai dai tour. E l'aumento dell'attività live ha più di un lato positivo, a partire dal fatto che il pubblico ha maggiore possibilità di scelta. La stessa Arena di Verona, grazie anche al mio impegno, è diventata una meta molto ambita per gli artisti di musica leggera, che nelle settimane in cui è disponibile in primavera o a settembre se la litigano. Ed era un peccato grave non fosse così, visto che ha un'acustica fantastica ed offre uno scenario unico al mondo essendo stata costruita 2000 fa", dice all'AdnKronos Gianmarco Mazzi, noto manager dello showbiz che negli ultimi anni ha seguito l'attività extralirica dell'Arena di Verona.

Salvadori, "il futuro è live ma manca il ricambio generazionale e i talent non servono"

Meno ottimistico lo scenario tracciato da Maurizio Salvadori, fondatore della Trident e tra i tour manager più noti (si occupa fra gli altri di Jovanotti): "Certo che ormai il fatturato degli artisti arriva principalmente dai tour. Ma il problema che in Italia è drammatico ma anche altrove si fa sentire -dice Salvadori all'AdnKronos- è l'assenza di un ricambio generazionale. Ormai gli stadi li riempiono quasi solo i pensionati".

In Italia abbiamo "tre artisti che possono fare gli stadi Vasco, Ligabue, Jovanotti. La novità degli ultimi tempi è Tiziano Ferro -prosegue Salvadori- che però ancora non si avventura a sud. Il resto degli artisti non supera le 7-8000 presenze a concerto. E questo è un dramma. Ma lo stesso, tranne rarissime eccezioni di teen idol, vale per l'estero dove sono ancora Rolling Stones, U2 e Madonna a riempire gli stadi. Purtroppo le case discografiche hanno smesso di investire sugli artisti e i talent servono solo alla tv, perché uno su cento di questi ragazzi riesce a riempire i palazzetti dello sport, e parliamo di Alessandra Amoroso, Emma e Mengoni, il resto sparisce".

Non solo piazze e stadi, ci sono anche i 'Live at home'

"Questi programmi tv servono agli ascolti delle reti che li trasmettono ma non certo a produrre nuovi artisti. Producono materiale per psicanalisti, perché escono da quest'esposizione tv come trionfatori e si ritrovano all'inizio della fine. Insomma il futuro della musica è il live, ora bisogna trovare i protagonisti dei live del futuro",conclude Salvadori.

Ma anche tra i giovani artisti c'è chi ha capito che il futuro è live e si ingegna su nuove forme di concerto, come i concerti nelle case private. Il vincitore di Sanremo Giovani, Giovanni Caccamo, ne ha fatto la sua 'cifra' creando i suoi 'Live at home' . Ma è da poco nata un'intera piattaforma (guestar.com), su iniziativa di Spaceship Management (già manager, tra gli altri, di The Bloody Beetroots e Benny Benassi) che ha lo scopo di mettere in contatto chi vuole organizzare a casa propria concerti ed esibizioni live con cantanti e musicisti.

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