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Festival: tra spiritualità e mistica a Lucca 'I Teatri del Sacro'

05 giugno 2015 | 13.14
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Cinquanta artisti e venti prime per la quarta edizione della kermesse in calendario dall'8 al 14 giugno

Le donne di Forcella in 'Pe' Devozione'
Le donne di Forcella in 'Pe' Devozione'

Venti prime assolute, oltre cinquanta artisti, incontri con il pubblico, laboratori e atelier. Torna a Lucca 'I Teatri del Sacro', l'appuntamento dedicato ai temi della spiritualità e del sacro che animerà la 'città delle cento chiese' dall'8 al 14 giugno.

Oltre cinquanta artisti animeranno la settimana lucchese, con grandi nomi e gruppi del teatro di ricerca come César Brie, Fattore K, Ariella Vidach, Jacob Olesen, Giovanna Mori accanto alle nuove leve della scena contemporanea come Andrea Cosentino, Punta Corsara, Carullo-Minasi, Teatro delle Moire, Fabrizio Pugliese, Reggimento Carri, Roberto Aldorasi e tanti altri.

"Il titolo dello spettacolo che aprirà la quarta edizione de 'I Teatri del Sacro' introduce l'interrogativo 'chi sei tu?' - afferma Fabrizio Fiaschini, direttore artistico del festival - in questa domanda risiede la cifra più autentica del nostro progetto: far sì che il dialogo tra la scena e la spiritualità sia innanzitutto una domanda precisa che punta a un riconoscimento, a un incontro autentico con se stessi e con chi ci sta di fronte".

Al centro della manifestazione anche i temi della parola, della ragione e della fede

Tra i temi proposti dalle compagnie, sarà dedicata attenzione particolare ai paradossi spirituali della mistica e della santità, come in 'Sante di scena' del Teatro delle Moire in calendario l'8 giugno, spettacolo ispirato alle figure delle monache visionarie. Si annuncia invece come un viaggio dentro la 'scomoda' povertà del santo di Assisi, 'Senza Volontà di cattura, Francesco' di Reggimento Carri, in scena il 9 giugno assieme a 'Corrispondenze', un dialogo tra due sorelle (una monaca di clausura e una fotoreporter) tra danza e parola scenica. L'11 giugno sarà la volta del monologo 'Per Obbedienza' di Fabrizio Pugliese, ispirato a Giuseppe da Copertino, il 'santo volante'.

Altrettanto vivo sarà il tema della parola e dei testi sacri, dalla tradizione cristiana del Vangelo, con 'Chi sei tu?' di Antonio Panzuto che inaugura il festival l'8 giugno, a quella indiana del 'Ramayana', nella versione diretta da Roberto Rustioni per Fattore K, con gli allievi neodiplomati delle più importanti scuole di teatro italiane. In scena anche i lavori sull'attualità di figure bibliche come i Re Magi in 'Delirium Betlem' di Alberto Salvi il 12 giugno, e Caino e Giuda, 'Caino Royale' di Pem-Habitat teatrali, il 10 giugno e in 'Gabbatha' di Koinè, il 9 giugno.

Sul crinale della riflessione tra l'uomo, la ragione e la fede, emerge la figura di Simone Weil nella lettura proposta dal César Brie in 'La volontà', in programma il 12 giugno, e la rilettura delle 'Operette Morali' di Leopardi della compagnia Carullo-Minasi in 'De Rivolutionibus' il 13 giugno, a cui si aggiunge la 'Rumorosa Solitudine' di Bohumil Hrabral, con Amandio Pinhero per la regia di Jacob Olesen, il 14 giugno.

Novità di quest'anno il 'Premio Mario Apollonio'

Infine si indagherà sul tentativo di ritrovare la ritualità primordiale del corpo in 'Free Spirit' l'8 giugno, della coreografa Ariella Vidach e la verità di un possibile 'miracolo' nel cinismo della società contemporanea, come si vedrà il 12 giugno in 'Lourdes' di Rosa Matteucci nella lettura di Andrea Cosentino. Sulla stessa lunghezza d'onda 'Io, mia moglie e il miracolo' della compagnia Punta Corsara il 13 giugno, e il surreale dialogo fra una donna e una gallina in 'Prego' di e con Giovanna Mori, lo stesso giorno.

Novità di quest'anno è il 'Premio Mario Apollonio', dedicato al teatro non professionistico. Saranno in scena le donne di Forcella in 'Pe' Devozione' di f. pl. femminile plurale il 13 giugno, un viaggio nella religiosità popolare partenopea e 'Buio', il 14, uno spettacolo senza luci che propone un viaggio nella Passione di Cristo. Danza e musica saranno al centro come metafora dell'amore in 'Canzoni fra l'anima e lo sposo' il 10 giugno, e in 'Il pranzo della domenica' l'11, una messa in scena di un pasto con dei commensali 'speciali'.

La quarta edizione del festival si caratterizzerà anche per iniziative e laboratori dedicati al pubblico, agli studenti e agli appassionati che saranno a Lucca. Tornano infatti gli incontri con il pubblico moderati dal direttore artistico del festival, Fabrizio Fiaschini. Tra gli appuntamenti che ogni mattina alle 11.30 animeranno il Chiostro del Real Collegio si segnala il 14 giugno 'Napoli Altrove: nuove frontiere del teatro e della comunità', una riflessione sul valore del teatro e della spiritualità come veicoli di solidarietà sociale e di cittadinanza attiva.

Iniziative dedicate a studenti e bambini delle scuole elementari con laboratori e tableaux vivants

Interverranno al dibattito Gaetano Daniele, assessore alla Cultura di Napoli, Anna Bandettini, critico teatrale di 'La Repubblica', Padre Sergio Sala, gesuita del 'Centro Hurtado' di Scampia, Ilaria Urbani, giornalista e autrice del libro 'La Buona Novella: storie di preti di frontiera', l'operatrice teatrale Debora Pietrobono, e gli artisti in scena. A corredo dell'incontro, 15 ragazzi del Centro Hurtado di Scampia saranno a Lucca per seguire gli spettacoli in scena.

Altra novità della quarta edizione saranno i due atelier che si terranno durante la settimana lucchese e si concluderanno con due momenti di spettacolo. Il Teatro dell'Orsa, in 'A ritrovar le storie' condurrà un percorso tra le parole e i ricordi con un gruppo di ragazzi nigeriani richiedenti asilo, che culminerà in una messa in scena, evento conclusivo del festival, il 14 giugno. Disegno, teatro e tableaux vivants saranno invece le tre forme d'arte che confluiranno in 'Genesis Imago', atelier dedicato ai bambini delle scuole elementari di Lucca, a cura di Teatri35. Le immagini elaborate dai piccoli artisti saranno protagoniste dello spettacolo in scena il 13 giugno.

Dedicato agli studenti universitari della Fondazione Campus di Lucca è invece il laboratorio di 'Social Media e storytelling', condotto da Simone Pacini, fondatore del blog 'fattiditeatro'. I ragazzi racconteranno la città, il festival e gli spettacoli attraverso il linguaggio dei social media con l'hashtag #iteatridelsacro, offrendo i loro punti di vista sull'esperienza. Infine, nella stessa prospettiva, 'Guardare Arlecchino', realizzato in collaborazione con il Teatro del Giglio e la rivista 'Lo sguardo di Arlecchino', nuova realtà del web italiano dedicata al teatro. Questa volta i protagonisti saranno alcuni studenti delle scuole superiori di Lucca, che costituiranno una sorta di redazione critica del festival con resoconti, interviste e articoli che saranno ospitati in una apposita sezione della rivista.

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