Il regista alla cerimonia ha ritirato un premio speciale. Giuseppe Marco Albano: "Cinema italiano non ha apprezzato quel premio"
"E' stato bello ieri sera alla premiazione dei #David ritrovarsi a casa!! Ma certo sembrava volassero più coltelli che in una macelleria". Gabriele Muccino su Twitter torna ad attaccare i David di Donatello . Il regista, già nel maggio dell'anno scorso dagli Stati Uniti aveva dedicato alla manifestazione un post al vetriolo sul suo profilo Facebook, definendola "una pagliacciata lobbistica 'der cinema italiano".
E' stato bello ieri sera alla premiazione dei #David ritrovarsi a casa!! Ma certo sembrava volassero più coltelli che in una macelleria.
— Gabriele Muccino (@GabrieleMuccino) 13 Giugno 2015
Ieri sera il regista de 'L'ultimo bacio', tornato dopo tanti anni a girare in Italia il suo nuovo film internazionale 'L'estate addosso', ha però partecipato alla cerimonia e ha ritirato un premio speciale. Ma non risparmia una vena polemica: "Ieri sera ho ritirato un #David Speciale. Ma perché Speciale? Non ricevo candidature dal 2003 quando per #RicordatidiMe, su 13, ne vinsi 0". E ribadisce oggi quello che aveva già scritto l'anno scorso sul social: "La Giuria dei #David non considerò i miei primi 2 film americani nemmeno candidabili nella cinquina dei film stranieri. 450 mln$ nel mondo".
A confermare la tensione Giuseppe Marco Albano. "Ho percepito il clima pesante ieri sera alla cerimonia di premiazione dei David solo quando è entrato in sala Gabriele Muccino. Poverino, non è stato applaudito da nessuno", ha raccontato all'Adnkronos il trentenne regista che con 'Thriller' ha vinto il David di Donatello per il miglior corto. "Nessuno si aspettava l'arrivo di Muccino - spiega Albano - e nessuno si aspettava un David a lui che ormai vive in America. Lui è venuto a ritirarlo, ma non è stato assolutamente apprezzato dal cinema italiano".