Aldo Grasso le critica sul Corriere della Sera, citando le pasionarie francesi che lavoravano a maglia sotto i patiboli, durante il Terrore, le 'tricoteuses', e loro replicano sui propri social, senza risparmiare l'ironia. Sono Alba Parietti e Sabrina Ferilli, che firmano una 'lettera aperta' al direttore del Corriere della Sera, ripercorrendo la vicenda.
"Leggendo il pezzo di oggi del vostro critico televisivo Aldo Grasso dedicato all’ultima puntata di Servizio Pubblico di Michele Santoro ci è sorto un dubbio enorme che Lei ci potrà sicuramente chiarire. Senza entrare nel merito del pezzo, Aldo Grasso nel chiudere l’articolo scrive, riferendosi alla nostra partecipazione alla serata: 'Oh, ma queste tricoteuses del rosso di sera avessero mai sposato un contadino, un operaio, un cassintegrato!'", esordiscono Parietti e Ferilli.
"Direttore ci aiuti! Aldo Grasso pensa veramente che per difendere qualsiasi diritto saremmo obbligate a sposare la persona della quale questo diritto è stato violato? Per esempio: per difendere i diritti degli operai dovremmo sposare un operaio? Ok, va bene. Oppure: per difendere il diritto degli immigrati dovremmo sposarne uno? Va bene anche questo. Ancora: se difendiamo i diritti delle coppie gay dovremmo – e qui la faccenda si complica – sposare un gay? Ma, soprattutto, per difendere la libertà di critica cosa ci tocca fare? Sposare Aldo Grasso? Davanti a questo dubbio, ce lo consentirà, gettiamo la spugna!", concludono Parietti e Ferilli.