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Cinema: Willem Dafoe compie 60 anni, tra yoga e saggezza ritrovata

20 luglio 2015 | 17.36
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Willem Dafoe (foto Infophoto)
Willem Dafoe (foto Infophoto)

L'attore Willem Dafoe è morto migliaia di volte sul grande schermo, spesso in forma molto crudele: in "L'ultima tentazione di Cristo", di Martin Scorsese, finiva crocifisso; nel film bellico 'Platoon', di Oliver Stone, periva sotto una pioggia di proiettili e in 'Spiderman' il suo personaggio, Goblin, moriva attraversato da affilatissime coltellate. L'attore si sente attratto dal lieto fine, come ha confessato ad aprile al quotidiano britannico 'The Times'. "Muoio in tante pellicole. Meglio più volte che niente", ha scherzato.

Mercoledì, Dafoe compie 60 anni,ma assicura che nella sua testa se ne sente 22. Si mantiene in forma con esercizi di yoga quotidiani e succhi freschi di verdura. "Crede ciecamente nella salubrità dei succhi di verdura", assicura la star. I profondi solchi intorno alla caratteristica barba sono da molto tempo il suo marchio distintivo, e non derivano dall'età. "Ho un viso molto marcato, ma è anche molto flessibile, una faccia di gomma", aveva dichiarato nel 2012 al "New York Times".

Con quel viso, il bimbo nato da una famiglia numerosa (di dieci figli) nel rurale Wisconsin ha iniziato a lavorare in teatro, fino ad arrivare davanti alla macchina da presa. Ha interpretato spesso personaggi malvagi e torbidi: nella commedia "Gran Budapest Hotel" è il cattivo, in "Adam Resurrected" interpreta un sadico comandante di un campo di concentramento nazista e in "L'ombra del vampiro" un vampiro sanguinario. Quest'ultimo copione come Max Schreck gli è valso la sua seconda nomination agli Oscar come miglior attore non protagonista, dopo aver vinto la prima con "Platoon".

Dafoe non è spaventato dalle scene troppo esplicite di sesso o controverse. In tre occasioni ha azzardato a mettersi davanti alla cinepresa sotto la direzione dell"enfant terrible" Lars von Trier, fra gli altri nel dramma sessuale "Nymphomaniac" e nel psicologico "Antichrist". In "Pasolini" ha dato il volto recentemente al controverso regista italiano Pier Paolo Pasolini.

Ma con la sua 'faccia di gomma' l'attore è capace di fare molte cose, non solo interpretare personaggi torbidi o delinquenti. Nel thriller di spionaggio "La spia - A most wanted man" interpeta un elegante banchiere di Amburgo, mentre nel drammatico "Mississippi Burning" si trasforma in un intelligente ed acuto investigatore del Fondo Monetario Internazionale insieme a Gene Hackman. Per l'attore, Hollywood è solo un posto dove girare film. Per vivere preferisce New York e Roma. Nel 2005 si è sposato con la regista italiana Giada Colagrande, 39 anni. Inoltre, ha un figlio adulto dalla sua lunga relazione con la regista di teatro statunitense Elisabeth LeCompte, di 11 anni maggiore di lui.

Defoe spegne 60 candeline con sentimenti contrastanti. "La buona notizia è che si capisce la vita molto meglio", aveva detto lo scorso aprile a "The Times". "Ma quella triste è che tutto passa più velocemente". Ciononostante, il manager di Dafoe non ha voluto rivelare come l'attore celebrerà il compleanno a cifra tonda: la sua vita privata preferisce tenerla in stretto riserbo.

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