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Cinema: al via 'Reaction', il social movie che racconta la tua città

23 luglio 2015 | 11.15
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Il regista Pietro Jona
Il regista Pietro Jona

Raccontare le metropoli attraverso lo sguardo di chi ci vive: parte domani "Reaction", il primo social movie che racconta la tua città, un esperimento audiovisivo che descrive la realtà urbana da una nuova prospettiva. Punto di partenza di questo inedito progetto sulle grandi città è "Reaction Roma", realizzato con i contributi video girati dai romani con smartphone, tablet e videocamere. Tutto il materiale raccolto diventerà una grande videoinstallazione in programma nei locali della Factory al Macro di Testaccio nel 2016.

Ideatore di questo format - applicabile a molte altre città, italiane ed estere - è il regista Pietro Jona, pioniere del social movie con "Humans Y2K" (2000) e "Move!" (2004), ben dieci anni prima di Ridley Scott con "Life in a Day".

“Sono progetti - spiega Jona - nati da un senso di claustrofobia provocato dai punti di vista che i canali istituzionali ci propinano da sempre. Con 'Humans Y2K' ho provato a raccontare il passaggio del Millennio fuori dai meccanismi utilizzati dai media tradizionali. Non c’era ancora YouTube, né la possibilità di inviare filmati utilizzando la rete. Dopo aver inviato migliaia di email in tutto il mondo, nel giro di due mesi sono riuscito a mettere in piedi una squadra di film-maker che nella notte del 31 dicembre 1999 filmarono quello che stava accadendo in 15 paesi diversi, dall’Islanda all’Australia, dalla Thailandia agli Stati Uniti”.

Da domani al 31 dicembre sarà possibile caricare video per partecipare al progetto

Pochi anni dopo Jona è passato a un progetto più ambizioso, quello di un lungometraggio di fiction, "Move! (Where are you going?)" insieme a Paolo Ronchi. L’idea era usare il cinema come strumento di ricerca. Il film, anch’esso realizzato con materiali provenienti dai 5 continenti, aveva come filo conduttore il movimento dell’uomo e ha avuto grande risonanza soprattutto nel mondo ispano-americano, attraverso il Notodo Film Festival.

Dopo aver diretto per alcuni anni "Gli Sgommati" su SkyUno, Jona, attivo tra Madrid e Roma, ha ora deciso di riprendere in mano la formula del social movie applicandola stavolta alla sua città di origine: “Roma ha bisogno di nuovi stimoli e provocazioni culturali - spiega il regista - e sono sicuro che i romani saranno in grado di sorprenderci: ci mostreranno la città che respiriamo ogni giorno, ma di cui nessuno parla". A capo del team creativo che realizzerà il progetto la giornalista Elisabetta Malvagna.

Per raccogliere i contributi dei film-maker è stato creato un sito, www.reactionroma.it. Da domani al 31 dicembre si potranno caricare i video, che saranno poi selezionati ed elaborati dal regista e dal gruppo creativo di Humans Artis, la società produttrice di "Reaction". La videoinstallazione nei locali della Factory al Macro - divisa in quattro aree tematiche, Umani, Materie, Movimenti e Contrasti - sarà preceduta dalle "Reaction Pills", proiezioni estemporanee in giro per la città di clip montate con i materiali che via via verranno spediti: "Organizzeremo, annunciandoli sui social, dei micro-eventi in piazza, dalla periferia al centro, fino all’evento-clou alla Factory", anticipa Jona.

Verranno coinvolti anche noti attori e cantanti romani

"Reaction Roma" è un esperimento audiovisivo che coinvolgerà anche noti attori e cantanti romani, protagonisti di brevi clip in cui emergeranno i tratti espressivi e i gesti della Roma più verace. Gli stessi personaggi appariranno in monitor collocati nelle sale del museo vestendo i panni di guide virtuali dell’esposizione. Non solo: parteciperanno anche gli studenti romani, stimolati a dare il loro prezioso contributo grazie all’Assessorato alla Scuola di Roma Capitale che, oltre a patrocinare l’iniziativa, sarà coinvolto nella gestione del progetto.

"La formula del social movie riesce ad avvicinare all’espressione audiovisiva persone di tutte le età, anche non necessariamente vicine a questo settore, offrendo loro una possibilità reale di far conoscere il proprio punto di vista, sottolinea Jona. "Sono convinto - conclude il regista - che il 'format Reaction' consentirà di registrare un’originale visione su Roma attraverso un nuovo linguaggio espressivo, fornendo al tempo stesso un ottimo strumento di investigazione sociale".

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