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Musica: 'Notte della Taranta', Ligabue canterà un brano in dialetto salentino

04 agosto 2015 | 14.33
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Ligabue (Foto Infophoto) - INFOPHOTO
Ligabue (Foto Infophoto) - INFOPHOTO

“Ci sarà la musica elettronica, il rock e tanta pizzica, contaminata dalle sonorità sudamericane”. Lo annuncia Phil Manzanera, nuovo maestro concertatore de La Notte della Taranta , in vista del concerto finale della manifestazione in programma a Melpignano (Salento) il 22 agosto. Sul palco anche Ligabue, che canterà quattro brani di cui uno in dialetto salentino e uno in griko, lingua minoritaria del Salento. “Sarà una sorpresa,- spiega Manzanera - che la gente gradirà. Ligabue è un artista di grande esperienza, molto carismatico e anche un brillante cantautore. Ed io amo il timbro della sua voce”.

Lo storico chitarrista dei Roxy Music promette: “Porterò una ventata di freschezza in questo spettacolo non solo perché ho con me un’orchestra fantastica, ma anche perché ho musicisti diversi come Ligabue, Paul Simonon, Tony Allen, Andrea Echeverri, Anna Phoebe e Raul Rodriguez. Li ho scelti per creare una conversazione musicale fra culture e radici diverse e la musica popolare salentina”.

“Mi sono concentrato - aggiunge - sugli elementi percussivi della pizzica, derivati dal Tarantismo e incorporati nella musica popolare salentina, e ho creato una trance ipnotica, una sorta di fusione fra il tamburello e i ritmi sudamericani, in mezzo ai quali sono cresciuto. Qualcosa che non è mai stato fatto prima. Naturalmente, io suonerò la mia chitarra elettrica su tutto questo!”.

Manzanera è da alcuni giorni nel Salento, dove ha cominciato le prove con l’Orchestra Popolare della Notte della Taranta. “I musicisti sono bravissimi, ce ne sono alcuni molto talentuosi ed è un piacere lavorare con loro. Qui nel Salento sono stato accolto benissimo, ho scoperto una bellissima terra e una grandissima cultura”.

“Sono stato morso dalla Taranta – continua Manzanera - quando Juanjo e Dominic, i manager che seguono me e Brian Eno, sono venuti a trovarmi a Londra lo scorso novembre per spiegarmi la proposta di diventare il maestro concertatore. E’ un altro di quei progetti musicali interessanti e stimolanti, che rappresentano quasi una sfida, che mi sono trovato a fare negli ultimi 50 anni della mia vita”.

La diciottesima edizione del festival, cominciato ieri da Corigliano d’Otranto, è dedicata a Sergio Torsello, storico direttore artistico scomparso prematuramente il 19 aprile scorso. “Quando ho spiegato a Sergio – ricorda Manzanera - quello che volevo fare lui era molto contento e aveva un grande sorriso sul volto. E’ veramente un peccato che lui non sia qui e che non potrà assistere a quello che anche lui immaginava”.

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