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A Locarno la prima mondiale di 'Genitori', il doc di Alberto Fasulo

10 agosto 2015 | 11.53
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Il regista friulano Alberto Fasulo
Il regista friulano Alberto Fasulo

E' per oggi l'appuntamento con la prima mondiale di 'Genitori', il nuovo film doc di Alberto Fasulo, presente Fuori Concorso alla 68ma edizione del Festival del Film di Locarno (in corso fino al 15 agosto). Prodotto da Nadia Trevisan il film è una produzione Nefertiti Film con Rai Cinema, e sarà distribuito in sala questo autunno da Istituto Luce-Cinecittà.

Dopo il trionfo al Festival di Roma 2013 con il Marc’Aurelio d’Oro per TIR, seguito da un’importante attenzione internazionale, Alberto Fasulo porta al Festival di Locarno un nuovo film doc. Un viaggio dentro un’esperienza quotidianamente eccezionale. Una famiglia con un figlio disabile è una famiglia disabile?

'Genitori' è un film documentario che si permette la libertà di entrare, immaginare e comprendere la realtà di famiglie che vivono l’esperienza con un figlio disabile. Negli ultimi sedici anni un gruppo di genitori (12 madri e 2 padri) si sono incontrati ogni quindici giorni per parlare della loro vita quotidiana e per trovare soluzioni al miglioramento della vita dei loro figli.

Dopo tanti anni, il gruppo è diventato una micro-società con un suo equilibrio. Il gruppo è diventato anche una famiglia. Aiutare se stessi per prendersi cura degli altri è il concetto fondante di questo gruppo. Rimorso, paura, senso di colpa, gioia, rabbia, ricerca continua di soluzioni realizzabili, sono gli ingredienti dell’incontro eccezionale e quotidiano con queste persone che siedono in cerchio e identificano nel confronto e nella condivisione, beni comuni che possono contribuire a migliorare la loro vita.

Indipendenza, sessualità, limite, senso di colpa, diritto al lavoro, sono gli argomenti che affrontano. Come qualunque altro genitore, come qualsiasi figlio. Un film sul dolore senza 'dolorismo', dove si respira coraggio, e il coraggio della paura, e desiderio, commozione e sorrisi. Facendo dimenticare che queste storie non ci toccano direttamente, ma con leggerezza ci possono toccare.

L'obiettivo è raccontare il mondo della disabilità senza pietismo

"Intendo raccontare il mondo della disabilità senza pietismo -spiega Fasulo- ma piuttosto con eroismo. Questi genitori, nell’arco degli anni in cui li ho frequentati e filmati, mi stanno dando più una visione di tenacia eroica che di compassione pessimistica. Questo gruppo, che credo rappresenti bene uno spaccato del valore del confronto anche se doloroso e rischioso per la propria persona, va raccontato in presa diretta attraverso un documentario semplice e diretto".

Con 'Genitori', il regista friulano intende "contribuire a quell’idea che il cinema possa anche essere considerato di formazione permanente, cioè un mezzo per arrivare, per entrare nelle case dove si vive il disagio della propria condizione umana e comunicare che l’incontro con i propri simili può essere una possibilità per esorcizzare e alleviare il peso della propria condizione quotidiana".

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