Sbarca per la prima volta in Sudamerica la nuova edizione di Pechino Express, l'adventure game di Rai2. Si parte con un doppio appuntamento, lunedì 7 e mercoledì 9 settembre, su Rai2. Tre Paesi, 9.970 chilometri, otto coppie. Due euro al giorno per sopravvivere e arrivare a Rio De Janerio, l'ultima tappa. Ecuador, Perù e Brasile: quest'anno l'adventure game prodotto da Magnolia promette di stupire con posti spettacolari, ironia, umorismo e un montaggio di altissima qualità. Protagonista assoluta di questa quarta edizione sarà la fatica.
"E' il viaggio più difficile – racconta Costantino Della Gherardesca, per la terza volta confermato al timone del programma - nelle prime otto puntate i viaggiatori dovranno camminare al freddo, portare pesi, scalare montagne e superare prove di forza in altipiani dove l'ossigeno scarseggia. Mai come in questa quarta edizione i giocatori saranno costretti a superare i propri limiti".
Un itinerario ricco di difficoltà che mai come nelle precedenti edizioni metterà a dura prova i partecipanti e farà appassionare il pubblico, grazie anche al potenziamento dell'offerta social con backstage, interviste, materiali originali. Sbalzi climatici e cambi di altitudine da affrontare lungo la rotta che da Quito a Rio de Janeiro metteranno le coppie di fronte a continue prove di resistenza psico-fisica. Si gioca per vincere, e tutti sono agguerriti.
"Contrariamente ai reality -osserva Angelo Teodoli direttore di Rai2- dove i concorrenti chiedono continuamente di abbandonare il programma, noi non abbiamo mai avuto un viaggiatore nella storia di Pechino Express che non si sia affezionato al programma''. I giocatori ''feriti, stanchi, distrutti per gli sforzi -sottolinea- hanno sempre combattuto per vincere la gara e avere la possibilità di vivere il tragitto fino alla fine".
Rispetto all'anno scorso dove a farla da padrone era il caldo opprimente, quest'anno i concorrenti hanno sperimentato ogni tipo di clima possibile: caldo incredibile, freddo, umidità, neve, grandine, intemperie. E poi c'è la grande variabile dell'altitudine: da 3000 a 4000 metri in zone montuose e vulcaniche, le coppie si troveranno a fare i conti con la fatica e con la mancanza di ossigeno.
"Quest'anno -spiega Leopoldo Gasparotto di Magnolia. dovevamo cambiare dopo tre anni in Asia, l'effetto dejavu era dietro l'angolo. Abbiamo scelto il Sudamerica, non potevamo cambiare conduttore perché uno migliore non ce n'è". Per i produttori la scommessa è già vinta: "la barriera linguistica è caduta e le coppie sono entrate davvero in contatto con la popolazione locale, a parlarci e a tirare fuori delle storie”.
L'interazione con le tradizioni locali è al centro: non più la cultura induista, buddista o musulmana, questa sarà la volta del cattolicesimo sudamericano, folcloristico e mescolato alle culture animiste del luogo. "Un mix interessante tra la cultura cattolica, animista e pre colombiane. Una sorta di specchio per noi occidentali con risultati paradossali, personaggi e tradizioni assurde che ci toccano da vicino ma che in realtà sono completamente diverse".
Pechino Express apre la stagione di Rai2. È il programma che segna di più il cambiamento dell'offerta di rete che punta a un pubblico più giovane e istruito. Si parte subito con due puntate nella prima settimana per entrare direttamente nelle dinamiche di coppia, secondo le parole di Angelo Teodoli. "Siamo molto soddisfatti di questa edizione, sentivamo l'esigenza di cambiare aria e atmosfera. Con il Sudamerica abbiamo innestato elementi di collaborazione con popolazioni diverse. Il pezzo forte è l'interazione con la popolazione locale".
