La generazione di registi della Cina continentale cresciuta all’ombra di Jia Zhang-ke (Leone d’oro nel 2006 a Venezia), sbarca in Laguna: domani alle Giornate degli Autori arriva in concorso 'Underground Fragrance' di Pengfei, l’esordiente classe ’82 nato a Pechino.
La sua metafora su suolo e sottosuolo nella Cina di oggi, tra crisi finanziaria e boom del mercato immobiliare, sentimenti antichi e ansie della modernità, scopre un volto inedito delle megalopoli cinesi e racconta una società non solo in piena trasformazione ma in cerca della sua identità.
In una storia che solo apparentemente sa di documentario, Pengfei inserisce l’esordio cinematografico di uno dei protagonisti della scena della nuova Cina: il protagonista Luo Wenjie ha infatti già raggiunto la fama come top model e, nonostante la giovane età, è comparso su riviste come Harper's Bazar, Gq, For Him Magazine e lavorato per tutti i più famosi marchi occidentali.
'Underground Fragrance' è la storia di Yong Le, giovane lavoratore migrante che vive a Pechino, reso momentaneamente cieco da un incidente, Xiao Yun, giovane ballerina di pole dance e Lao Jin che cerca di aiutare i due a risolvere i loro problemi. È il racconto di queste tre vite, spinte dal 'sogno cinese', che si intrecciano nel vasto melting pot della metropoli pechinese tra case abusive e lavori mal pagati.
"Io stesso sono stato un 'nomade' a Parigi, e la mia famiglia, attualmente, sta soffrendo a causa dei guasti provocati dai progetti di delocalizzazione - spiega il regista - ecco perché sono così interessato e sensibile al tema del film. Voglio ritrarre le vere emozioni dei 'nomadi del Sud' e rappresentare sia il gelo sia il calore che coesistono in questo ambiente".
