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Ramazzotti: "Dall'Arena nel mondo il mio tour Perfetto"

16 settembre 2015 | 16.28
LETTURA: 7 minuti

Eros Ramazzotti (foto di Arianna Carotta)
Eros Ramazzotti (foto di Arianna Carotta)

"L'idea di un opening dance è di Luca Scarpa. Anche perché dopo i concerti di Lorenzo, mi piaceva di spingere un po': se la competizione è buona per migliorarsi va bene". Eros Ramazzotti parla così dell'incipit dei concerti del il Perfetto World Tour, il suo nuovo tour che debutta questa sera all’Arena di Verona e che comincia con tante maschere di Eros, vagamente ispirate al mondo delle sagome di Chaplin, che si moltiplicano a ritmo dance sulle note del brano 'L’ombra del gigante' “tanti iconici”. Ma nel tour c'è lo 'zampino' creativo anche di Luca Tommassini, "che vuol dire genio e follia", aggiunge Ramazzotti. "Luca lo conosco da anni e a volte mi mette paura perché è un po' pazzoide: però è come quei goleador fuoriclasse, che arrivano all'ultimo momento e buttano la palla in rete", sottolinea.

Il tour, che già registra diversi sold out, nella prima parte toccherà Lubiana, Cluj, Sofia, Kracov, Kosice, Vienna, Zurigo, Monaco, Mannheim, Bruxelles, Praga, Colonia, Amsterdam, Stoccarda e, in Italia, Milano, Firenze, Roma, Caserta, Bologna per chiudere il prossimo 7 novembre a Torino. Inoltre in molti paesi esteri, sono già aperte le prevendite per la seconda tranche del tour che toccherà, tra le altre, diverse città della Russia dove non si è mai esibito un artista internazionale.

"Per la parte di tour in Russia -spiega Eros- viaggerò in parte anche in treno con la Transiberiana, arrivando in posti dove un artista italiano non è mai arrivato ma dove c'è grande conoscenza ed ammirazione per la nostra musica. Sarà un'esperienza unica e bellissima. Il resto lo farò in aereo ma non con quelli che atterranno sulla pista sbagliata. Mi sto organizzando perché tengo famiglia", scherza. A chi gli chiede quale sia il posto all'estero che dove gli è piaciuto di più suonare? "È stata la venue di Amsterdam, sono rimasto impressionato dal calore della gente".

Anche Ramazzotti si prepara con rigore allo stress dei concerti che durano più di due ore in giro per l'Italia e per il mondo, in un viaggio pressoché continuo: "Mi sono dovuto preparare fisicamente. Per i tour come questo c'è bisogno di concentrarsi, dormire tanto, curarsi, anche perché il tempo non sente ragione...", aggiunge l'artista 51enne.

In scaletta 27 brani. Molti brani tratti da 'Perfetto', l’album uscito per Universal Music in tutto il mondo lo scorso 8 maggio già multiplatino e stabile nella top ten dei dischi più venduti dei 60 paesi che lo hanno pubblicato. Così Eros intona 'Alla fine del mondo', 'Il tempo non sente ragione', 'Sbandando', 'Rosa nata ieri' ed altri. "Questi sono i brani che ho lasciato praticamente invariati rispetto al disco perché mi sembrava ingiusto per i fan che ancora non li conoscono bene". Ma certo non mancano i più grandi successi selezionati con attenzione per non scontentare il pubblico dei vari paesi che lo attende numeroso in queste prime 28 date: ci sono infatti 'Se Bastasse', 'I belong to you', 'Terra promessa', 'Adesso tu', l'Aurora', fino a 'Più bella cosa', per citarne alcuni. Molti di questi riproposti invece in nuovi arrangiamenti e remix curati dalla direzione musicale di Luca Scarpa (fidato direttore musicale) e Claudio Guidetti (che con Eros ha prodotto 'Perfetto'). "A fatica ho scelto le canzoni in scaletta -confessa Eros- quella di stasera è la 25sima versione. Non è facile perché non tutti hanno la fortuna di tenere fuori pezzi che sono pietre miliari".

C'e' anche 'Esodi', brano scritto nel 1993 ma quanto mai attuale.durante il quale sullo schermo compare un enorme televisore e il volto solare e sorridente di un bimbo che giocando si avvolge dolcemente in una grande bandiera dell’Europa e che, salutando Eros, propone un messaggio di positivitàche "è accompagnato dall'immagine di scenografia di un bambino avvolto da una bandiera": "Non ho voluto cavalcare il problema, solo dire che anche 25 anni fa succedevano queste cose e oggi ancora di più. Io parlo dell'amore, delle braccia aperte verso l'altra gente ed è giusto che ci impegnamo per aiutare il prossimo. Da italiano mi auguro che le cose possano cambiare, è una questione di mentalità. Certo che però se Renzi sta un giorni lì e l'altro là e mai in Parlamento è difficile che cambino". chiosa tirando una frecciatina all'indirizzo del premier.

Grande spazio per Eros musicista nella parte di assolo chitarra di 'Stella Gemella', da solo al piano in 'Tra vent’anni' e, nel finale, con la versione acustica per chitarra di 'Un angelo disteso al sole'; nonostante la sua carriera planetaria e i suoi 60 milioni di dischi venduti, Eros continua comunque ad investire nella musica e ha voluto accanto a se una super band di 10 elementi.

"Ho voluto amalgamare le radici musicali più diverse", di Ramazzotti. E infatti con lui sul palco ci sono musicisti provenienti da tutto il mondo: oltre all’amico fraterno Luca Scarpa (piano & keyboards), Giovanni Boscariol (keyboards), Giorgio Secco (guitar), Thomas Pridgen (drums), Paolo Costa (bass), Joe Leader (sax), Christian Pescosta (percussions), Monica Hill e Roberta Montanari (backing vocals) e il leggendario Phil Palmer (guitar), collaboratore storico di Eros e, tra gli altri, di Bob Dylan, Frank Zappa, Robbie Williams. "Ho scelto Phil Palmer perché quando lui esce col suono e apre le valvole si fa riconoscere", dice Eros.

Nel corso dello spettacolo lo vediamo ballare la salsa ("'In fuoco nel fuoco' anche pensando ai concerti in Sudamerica"), girare alcuni particolari contributi sott’acqua, palleggiare con se stesso in bianco e nero sulle note di Sbandando, o anche protagonista di un video di morphing che rappresenta un viaggio nelle diverse culture del mondo.

Gli arrangiamenti musicali per la prima volta nascono in parallelo alla costruzione dei visual, che Eros ha seguito con Tommassini negli ultimi nove mesi entrando nella definizione di ogni singolo dettaglio. Lo spettacolo è apparentemente molto semplice ma è realizzato con le più avanzate tecnologie in linea con l’avanguardia delle più prestigiose produzioni internazionali. Quanto alla scelta dell'Arena di verona per il debutto, Ramazzotti aggunge: "È un posto straordinario, forse un po' troppo sfruttato negli ultimi anni". Un tour negli stadi? "Se questo andrà bene poi penseremo a Ramazzotti negli stadi".

Per L’Aurora il linguaggio dei segni di una danzatrice propone l’intero testo del brano, diventando la speciale cornice di questo emozionante quadro scenico. E a proposito di Aurora, la figlia avuta da Michelle HunziKer alla quale il brano è dedicato, Ramazzotti torna sulle polemiche 'social' nate intorno alla conduzione affidata alla ragazza della striscia quotidiana di 'X Factor 9': "Hanno detto che l'ho spinta o raccomandata io. E invece vi assicuro che non è così. Non conosco nessuno nel giro dei direttori di rete, in quell'ambiente lì. Già due anni fa Aurora voleva fare i provini per cantare a 'X factor' e io la sconsigliai. Volevo che proseguisse gli studi e comunque arrivasse a fare anche quello che voleva dopo un po' di esperienza e gavetta. Tutti sappiamo che non è facile crescere dei figli in famiglie separate ma Aurora è una ragaza con la testa sulle spalle e le idee molto chiare. E il provino lo ha fatto di testa sua magari spalleggiata da qualcuno dell'entourage televisivo della madre. Credo che farà questa cosa fino a fine anno e poi andrà a Londra a studiare arte".

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