"Who do you wanna call?". Chi vuoi chiamare? Bill Murray. Risposta che, parafrasando il celebre ritornello della colonna sonora di 'Ghostbusters', vale soprattutto oggi, giorno in cui l'attore festeggia 65 anni.
Nato il 21 settembre 1950 a Wilmette, nell'Illinois, ha raggiunto la popolarità mondiale grazie al film cult sugli 'Acchiappafantasmi' del 1984, diretto da Ivan Reitman e interpretato - oltre che da Murray (nel ruolo di Peter Venkman) - anche da Dan Aykroyd (Raymond 'Ray' Stantz) e Harold Ramis (Egon Spengler). Successo planetario che contribuì alla realizzazione di un sequel nel 1989.
Murray avrà inoltre un cameo nel terzo capitolo di 'Ghostbusters': dopo Aykroyd, infatti, anche Murray ha deciso di partecipare al reboot. I tre, assieme a Ramis, erano parte di un gruppo di attori dello show comico della NBC 'Saturday Night Live' nel quale Murray era entrato grazie alla collaborazione di John Belushi nel 1977.
Tra le altre pellicole interpretate dal neo 65enne 'Ricomincio da capo' di Harold Ramis (1993), 'I Tenenbaum' di Wes Anderson (2001) e con cui realizza altri due film, 'Il treno per il Darjeeling' (2007) e 'Grand Budapest Hotel' (2014).
Nel 2003 è poi l'anno del successo di 'Lost in Translation' di Sofia Coppola, in cui Bill Murray interpreta un attore in declino, Bob Harris, che incontra la neolaureata Charlotte (Scarlett Johansson) in un hotel di Tokyo. Ruolo per il quale ottiene una nomination come miglior attore agli Oscar.
Infine, altri due indie-cult in cui l'attore ha ritrovato nuovo vigore sono stati 'Coffee and Cigarettes' (2003) e 'Broken Flowers' (2005), due pellicole di Jim Jarmusch. Tutti ruoli sopra le righe, come Bill Murray ha dimostrato più volte di essere, come quando - lo scorso luglio - ha partecipato alle pulizie dello stadio al termine del concerto di chiusura della tournée celebrativa 'Fare Thee Well' dei Grateful Dead a Chicago.
