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Musica: la Sistina diventa studio di registrazione e nasce 'Cantate Domino'

29 settembre 2015 | 15.53
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Il Coro della Cappella Sistina
Il Coro della Cappella Sistina

Per la prima volta nella sua storia la Cappella Sistina apre le porte a tecnici e discografici e 'si trasforma' in uno studio di registrazione appositamente allestito dalla Deutsche Grammophon. Così è nato il cd 'Cantate Domino', frutto di un accordo quinquennale firmato in esclusiva tra la Cappella Musicale Pontificia e la prestigiosa etichetta tedesca (che ha già dato vita al cd 'Habemus Papam'), presentato oggi nella sala Stampa Vaticana alla presenza di monsignor Georg Gaenswein, prefetto della Casa Pontificia, di monsignor Massimo Palombella, direttore del Coro della Sistina, di Dikson Steiner, presidente e Ceo di Global Classics Universal Music, di Mark Williamson, presidente della Deutsche Grammophon, di Mirko Gratton, direttore divisione Classica della Universal Italia e di padre Federico Lombardi.

Una straordinaria incisione in studio con il Coro della Sistina, il più antico del mondo, che cattura i suoni di questa musica eseguiti nel luogo per il quale erano stati scritti dai grandi compositori rinascimentali quali Giovanni Pierluigi da Palestrina, Orlando di Lasso, Tommaso da Vittoria e Gregorio Allegri, del quale il cd contiene la prima registrazione mondiale del celebre 'Miserere', secondo il Codice Sistino del 1661.

"Un evento inedito per la storia della Cappella Musicale Pontificia", sottolinea Gaenswein, spiegando che "la musica e l'arte sono fondamentali per il cristianesimo" e che "la Chiesa continua ad investire in cultura e nella musica". "La musica sacra - aggiunge Padre Georg - affonda le sue radici nel passato ma è importante anche per la liturgia di oggi. Si vive guardando al passato, ma si devono fare passi avanti verso il futuro", conclude Gaenswein affermando che non mancheranno nuove commissioni ai compositori di oggi.

A questo proposito è chiaro il messaggio di Monsignor Palombella: "Spesso 'serpeggia' la convinzione che la Chiesa Cattolica, con la Riforma della Liturgia voluta dal Concilio Vaticano II, abbia rinunciato al suo grande patrimonio musicale". Niente di più sbagliato per il direttore musicale del Coro della Sistina, secondo il quale questo cd smentisce questa convinzione perché la musica che contiene è regolarmente usata dalla Cappella Musicale Pontificia durante le celebrazioni del Papa.

"Ciò che la Riforma Liturgica del Concilio Vaticano II chiede è un’intelligente ricollocazione dello storico repertorio musicale nell’attuale Liturgia, con una 'specifica attinenza celebrativa'". Una cosa che, secondo Palombella, esige "riflessione, studio, conoscenza delle fonti e insieme serio dialogo con la cultura contemporanea per operare quella vitale sintesi che la liturgia in ogni momento storico ha attuato". Per questo motivo, nei cinque anni di guida del Coro della Sistina, Palombella ha lavorato per togliere le incrostazioni tardo romantiche e operistiche dello stile della Cappella Musicale Pontificia, restituendole lo stile rinascimentale corretto, indispensabile per l'interpretazione del suo grande repertorio.

Il cd è stato pubblicato grazie all'autorizzazione di Papa Francesco, il quale però ha chiesto che il ricavato vada nel fondo Carità del Papa. Inoltre 'Cantate Domino', ha detto padre Georg, è molto piaciuto al pontefice emerito Benedetto XVI, che lo ha ascoltato ed apprezzato. Né Francesco, né Benedetto XVI parteciperanno però al concerto a inviti di oggi pomeriggio in Vaticano, che vedrà la Cappella Musicale Pontificia eseguire i brani contenuti nell'album.

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