cerca CERCA
Martedì 16 Aprile 2024
Aggiornato: 14:01
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Tv

Tv: il disagio della periferia in 'Cronache di frontiera' su Sky Tg24 Hd

29 settembre 2015 | 15.47
LETTURA: 5 minuti

Uno scorcio del quartieri dove è stato girato 'Cronache di frontiera'
Uno scorcio del quartieri dove è stato girato 'Cronache di frontiera'

Un racconto dalle nuove frontiere del nostro Paese. Un viaggio lungo quattro puntate nella periferia romana per descrivere, in modo oggettivo, la quotidianità di una comunità variegata e composita formata da giovani provenienti dal Bangladesh, dalla Nigeria, dalla Turchia e da italiani spesso disoccupati . E' 'Cronache di frontiera',la docu-serie in onda da domani alle 21,10 su Sky Tg24Hd (canali 100 e 500 di Sky) e in chiaro, visibile a tutti, sul canale 27 del digitale terrestre.

Le quattro puntate raccontano un microcosmo attraversato da conflitti, tensioni e incomprensioni, segnato anche da povertà vecchie e nuove. Un 'non-luogo' in cui si sperimenta la convivenza, spesso caratterizzata da forti contrasti, tra religioni diverse e modi di vivere che faticano a comprendersi.

La docu-serie, prodotto da FremantleMedia e disponibile anche su Sky On Demand, usa un linguaggio nuovo lasciando la parola ad un gruppo di 'personaggi' accompagnati nella loro vita di tutti i giorni. Ad emergere, così, sono le difficoltà, le incertezze, le paure e i motivi di forte scontento che contribuiscono ad esacerbare gli animi.

Varetto, non c'è l'intermediazione giornalistica

Uno degli elementi fondamentali della docu-serie, spiega il direttore di Sky Tg24, Sarah Varetto, "è che non c'è l'intermediazione giornalistica: si accendeva la telecamera e si lasciavano parlare i protagonisti che si vedevano nella loro vita quotidiana. Abbiamo voluto raccontare la frontiera che è già vicino a noi.

"Abbiamo sentito il bisogno di descrivere - continua Varetto - come sta cambiando la nostra società", a partire dalle periferie "dove la convivenza è più difficile, dove c'è un maggiore disagio sociale ed economico, e dove è maggiore la presenza degli stranieri".

Il tutto è realizzato come una vera e propria serie tv in quattro puntate, "con i protagonisti che rappresentano tanti punti di vista diversi. Non c'è un lavoro giornalistico dietro ma la rappresentazione di quello che abbiamo trovato stando nel quartiere", aggiunge Varetto.

Scrosati, usato un liguaggio televisivo innovativo

Ad essere svelate sono le dinamiche di una delle realtà più complesse della Capitale, quella del VI Municipio, che comprende l'area di Tor Bella Monaca, Torre Maura, Giardinetti e Torrespaccata. Frutto di otto settimane di riprese, la docu-serie è stata confezionata da tre filmmaker sempre in stretta collaborazione con la redazione di SkyTg24.

Mano a mano vengono così inquadrate le storie di vari abitanti del quartiere, appartenenti a culture lontane tra di loro, come quella di Regina, una donna nigeriana madre di otto figli che tenta di sfamare in tutti i modi leciti, o come quella di Agostino, un imprenditore che combatte contro la concorrenza spietata per non chiudere la propria attività.

"In 'Cronache di Frontiera' - evidenzia Andrea Scrosati, Exsecutive Vice President di Sky Italia, responsabile di intrattenimento, Cinema, News e Canali Partner - il racconto della realtà, che è l'essenza e la missione più pura del giornalismo, si fonde con un linguaggio visivo innovativo, quasi cinematografico, costruendo il solco di una nuova narrazione capace di coinvolgere anche quella generazione che cerca un'informazione distante anni luce dai salotti e dai dibattiti, che parli la lingua delle immagini e della realtà che ci circonda".

Lostia, è il mondo che si sta creando al di là del Gra

"Volevamo presentare -sottolinea poi Alessandro Lostia, Chief Creative Officer di Fremantlemedia - una varietà di storie e personaggi che potesse dare il sapore del mondo che si sta creando al di là del Grande Raccordo Anulare".

"All'interno di questo territorio -prosegue- c'è veramente una mancanza di speranza che deriva dalla mancanza delle Istituzioni. Ciò che ci premeva era dare una visione il più possibile fedele di una vita estrema". Una visione che viene resa "senza retorica", dal momento che, conclude Lostia, "non siamo partiti con una tesi o con dei preconcetti".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza