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Cinema: arriva in sala 'Ultima fermata', Claudia Cardinale nel film dell'esordiente Assanti

15 ottobre 2015 | 10.27
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Nella foto Claudia Cardinale, Sergio Assisi e Francesca Tasini
Nella foto Claudia Cardinale, Sergio Assisi e Francesca Tasini

Il treno, veicolo di emozioni, che viaggia su una linea ferroviaria, la Avellino-Rocchetta Sant’Antonio, che diventa luogo metaforico per mostrare le gioie e i dolori dell'Italia del Sud. In 'Ultima fermata', primo lungometraggio di Giambattista Assanti, questa tratta - inaugurata nel 1895 e soppressa nel 2010 - fa da sfondo ma è anche il fil rouge della storia lavorativa e sentimentale di Domenico Capossela. Un capotreno che sarà ricordato come l’uomo che fischiava le partenze dei treni in ritardo, di quei treni che portavano via uomini e donne verso terre lontane, intere famiglie che forse non vi avrebbero più fatto ritorno (Guarda le foto).

"L'idea di questo film - racconta all'Adnkronos il regista irpino, che conduce un multisala di famiglia ad Avellino e che 25 anni fa frequentò un corso di cinema con Sergio Leone, Ettore Scola, Age & Scarpelli - è nata proprio nel 2010, quando la regione Campania stava dismettendo questa tratta che non aveva più motivo di esistere. A quel punto io volevo trovare un pretesto cinematografico per raccontarla. L'input è stato sicuramente sentimentale, malinconico". In realtà Domenico, interpretato da Nicola Di Pinto, muore nei primi minuti del film: "A raccontare e rivivere la sua storia, dall'estate del '65 ai giorni nostri, è il figlio Francesco (Sergio Assisi, ndr) attraverso un diario segreto del padre".

Una galleria commovente, straordinaria e a tratti divertente di persone e racconti popoleranno i pochi giorni di permanenza di Francesco nel paese d'origine. Tra questi c'è la sarta Rosa, un amore straordinario e per questo clandestino di Domenico, interpretato da Claudia Cardinale, "figlia di un ferroviere - dice Francesco Dainotti, produttore del film con la Gekon Production, insieme a Silvia Bianculli, Enzo Iannone e Paolo Coviello - Quando ci siamo incontrati a Parigi abbiamo parlato dei nostri padri, perché anche io sono figlio di un ferroviere, e abbiamo deciso che non potevamo non fare questo film". "E quando ho scelto il nome Rosa per il suo personaggio - aggiunge Assanti - non sapevo assolutamente che quello fosse il suo secondo nome".

'Ultima fermata', che da oggi è nelle sale della Campania e della provincia di Foggia "partendo proprio dai luoghi della narrazione" per poi essere distribuito la settimana successiva in tutta Italia, è una produzione indipendente: "Questo film è una grande scommessa per noi - sottolinea Dainotti - E' un film semplice, un viaggio attraverso la gente del Sud ma allo stesso tempo un viaggio attraverso noi stessi utilizzando la memoria per poter crescere".

Tra i protagonisti della pellicola, il cui primo ciak è stato nel 2012, ci sono anche Luca Lionello, Francesca Tasini che interpreta Nina, un nostalgico amore perso e ritrovato grazie al quale Francesco imparerà meglio a conoscere se stesso e suo padre. Le musiche sono di Paolo Jannacci e Flo, che con il suo brano ha vinto il premio di Musicultura, mentre il montaggio è di Giogiò Franchini.

"Claudia Cardinale è stata preziosa - sottolinea ancora Assanti - non si è mai comportata da diva, anzi, ha sempre collaborato con noi. Anche quando abbiamo avuto dei problemi sul set, magari per dei ritardi indipendenti dalla nostra volontà, lei non solo non si è mai lamentata ma ci ha intrattenuto raccontandoci aneddoti della sua vita legata al cinema e ai tanti attori, da Mastroianni a Sordi passando per Tognazzi, con i quali ha lavorato".

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