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Musica di denuncia

Musica: Alex Britti, on air 'Perché?' singolo contro violenza su donne

29 ottobre 2015 | 10.41
LETTURA: 3 minuti

Alex Britti con la sua chitarra
Alex Britti con la sua chitarra

Arriva domani in radio e sulle piattaforme digitali "Perché?", il nuovo singolo di Alex Britti che anticipa l'uscita del nuovo album (in tutti i negozi dal 20 novembre) e tratta un tema di grande attualità: nella canzone il cantautore romano si chiede infatti come mai molte donne non denuncino le violenze che subiscono.

"Perché? - dice lo stesso Alex Britti - si spiega da sé. È un tema scottante. Per parlarne ho scelto il blues senza camuffarlo troppo, ho aggiunto anzi un coro dai riflessi gospel. D'altronde il blues spesso è stata musica di denuncia, di protesta", sottolinea Britti che in questo pezzo imbraccia la chitarra elettrica invece di quella acustica, realizzando un nuovo sound.

'Perché?' nasce anche per dare un aiuto concreto alle donne vittime di violenza. Una parte dei proventi infatti sarà destinata a WeWorld, una Ong che lavora da oltre 15 anni per difendere i diritti di donne e bambini in Italia e nel mondo. In particolare in Italia opera attivamente in azioni di contrasto alla violenza contro le donne, con campagne di sensibilizzazione e progetti concreti sul territorio. Il videoclip, girato a Roma negli studi di Cinecittà, vede la regia di Ivano De Matteo e la partecipazione di Alex Britti e di tante star del cinema italiano tra cui: Carolina Crescentini, Massimiliano Bruno, Francesco Montanari, Michela Quattrociocche, Rolando Ravello e Gian Marco Tognazzi. Le immagini saranno usate per la campagna di sensibilizzazione di WeWord mirata al drammatico problema della violenza sulle donne.

La causa scatenante che ha spinto Britti, artista di grande sensibilità, ad occuparsi del tema, è stata un'esperienza diretta. Un giorno si è trovato ad assistere in un parco pubblico alla terribile scena di un uomo che prendeva a pugni una donna. E' intervenuto prontamente in difesa della donna ed è così riuscito a sedare la violenza e portare il primo soccorso alla vittima. L’uomo si è poi scoperto essere il marito della donna. "Ma la cosa che mi ha più colpito -racconta Alex- era il terrore negli occhi della donna all'idea di denunciare il marito ed il suo rifiuto di farsi accompagnare in ospedale per ricevere le cure necessarie. Era chiara ed evidente la consapevolezza da parte della donna di dover tornare nonostante tutto a casa, dove probabilmente avrebbe trovato dei figli da accudire e lo stesso carnefice a cui sottostare ancora".

Nei mesi successivi, questo episodio ha agito sulla sensibilità di Alex che, via via ha elaborato "un forte senso di frustrazione ed impotenza riguardo questo tipo di violenza" e la creatività e le emozioni provate hanno fatto sì che musica e parole prendessero forma. È nato così il brano sul perché del silenzio.

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